Dipartimento di Biologia
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    molecolare di...
    ...cianobatteri di
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.

Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012

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approfondimenti

foodinsight

News ed Eventi
13
Jan

Quelle creature minuscole che rendono possibile la vita

Posted by elena in dai media.

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Le Scienze.it – 13/1/2014

Perché i cianobatteri sono una manna per gli ecosistemi marini

I cianobatteri che vivono nei mari rilasciano continuamente vescicole piene di carbonio e altre sostanze che servono da nutrienti per i batteri non fotosintetici. E’ questo il risultato di un nuovo studio che documenta anche che queste vescicole sono un veicolo per il trasferimento genico orizzontale e rientrano in un meccanismo di difesa dei batteri nei confronti dei virus (red)
Un nuovo studio pubblicato sulla rivista “Science” (http://www.sciencemag.org/content/343/6167/183 )  a firma di Steven Biller e colleghi del Massachusetts Institute of Technology a Cambridge,…

http://www.lescienze.it/news/2014/01/13/news/vescicole_cianobatteri_carbonio_nutrienti_difesa_fagi-1959069/

Corriere della Sera – 11/1/2014

Da vesciche 100 volte più piccole di un capello il carbonio al pianeta

La vita è nata negli oceani e dagli oceani trae sostentamento. È noto da qualche tempo che una grande porzione dell’ossigeno che respiriamo è prodotta da minuscole alghe blu-verdi, in termini tecnici cianofite, che popolano le acque e che compiono in continuazione la funzione clorofilliana. [...] Ricercatori del Mit, il Massachusetts Institute of Technology di Boston, hanno osservato che una di queste alghe rilascia nell’acqua degli oceani delle minuscole vescichette piene di materiale organico, inclusi gli acidi nucleici Dna e Rna.
la nuova scoperta, pubblicata con grande risalto sulla rivista Science , introduce un elemento totalmente nuovo nel quadro e fa degli oceani la riserva fondamentale di materiale organico di facile utilizzazione. Non sono noti ancora tutti i particolari e non si capisce fino in fondo la meccanica della produzione di queste vescicole, ma la cosa sembra assumere proporzioni gigantesche, costituendo una sorta di «dispensa» del mondo, oltre che la principale riserva di ossigeno. http://www.corriere.it/scienze/14_gennaio_11/quelle-creature-minuscole-che-rendono-possibile-vita-c43e8996-7a8c-11e3-b46a-38fa5c85cfc2.shtml

13
Jan

Ultrasuoni al cervello per prestazioni da supereroi

Posted by elena in dai media.

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La Stampa, 13/1/2014

La scoperta apre la strada a un nuovo modo non invasivo di modulare l’attività celebrale
… un nuovo studio svela che gli ultrasuoni sono in grado di modulare l’attività del cervello umano, per aumentare la percezione sensoriale.
Gli scienziati del Virginia Tech Carilion Research Institute (Usa) hanno dimostrato che “bombardare“con gli ultrasuoni una specifica regione del cervello può infatti potenziare le prestazioni di questo tipo.
Lo studio, pubblicato online su Nature Neuroscience, fornisce la prima dimostrazione pratica che ultrasuoni transcranici a bassa intensità e focalizzati sono in grado di modulare l’attività del cervello umano per regalare super-prestazioni.
«Gli ultrasuoni hanno un grande potenziale nella mappatura della connettività del cervello umano – spiega William Jamie Tyler assistente al Virginia Tech Carilion Research Institute, che ha condotto lo studio – Così abbiamo deciso …  http://www.lastampa.it/2014/01/13/scienza/ultrasuoni-al-cervello-per-prestazioni-da-supereroi-PA8OATDfopLUBOUapOS7nN/pagina.html

10
Jan

Anche le piante hanno i loro dottori “Così si curano i frutti della terra”

Posted by elena in dai media, food.

La Stampa.it – 10/1/2014, alessia de luca

Cabi_FCR_10In tutto il mondo sono oltre 4oo le “cliniche” che offrono l’assistenza. L’obiettivo è garantire la sussistenza a milioni di famiglie in difficoltà

[...] Quello di ‘medici delle piante’ non è un titolo riconosciuto, ma il nome che il Centro per l’agricoltura e le bioscienze Cabi ( http://www.cabi.org/ )con base in Gran Bretagna, attribuisce a circa un migliaio di esperti che ha contribuito a formare, con la collaborazione dei governi locali, nell’ambito del programma Plantwise ( http://www.plantwise.org/ ) . Dal 2010 ad oggi, Plantwise ha allestito 413 cliniche delle piante in 31 paesi. Dall’Afghanistan all’Honduras e ancora in India, Sierra Leone e Repubblica Democratica del Congo, questi centri per la cura delle piante negli ultimi tre anni sono spuntati come funghi, in alcuni dei paesi con il minor reddito pro capite al mondo.

L’idea è semplice ma efficace: parte dal presupposto che ancora oggi circa un miliardo di persone al mondo sono soggette a insicurezza alimentare cronica e più di 800 milioni soffrono la fame. E questo, mentre oltre il 40% delle coltivazioni nei paesi poveri vengono distrutte da agenti esterni (parassiti e epidemie) o pesticidi. Quindi, ridurre anche solo dell’1% le perdite nei raccolti, significa garantire a milioni di famiglie la sussistenza di base. [...] Inoltre, le cliniche delle piante presenti sul territorio contribuiscono ad alimentare un database online e a monitorare eventuali ‘focolai’ di nuove epidemie dei vegetali, come il micidiale Cassava brown streak virus disease (Cbsd) noto anche come la ‘peste della Cassava’ che in Africa Orientale e la Regione dei Grandi Laghi, secondo dati dell’Istituto internazionale per l’agricoltura tropicale ha causato nelle peggiori epidemie, la perdita di circa il 70% dei raccolti. http://www.lastampa.it/2014/01/10/scienza/ambiente/il-caso/anche-le-piante-hanno-i-loro-dottori-cos-si-curano-i-frutti-della-terra-ZjqgthEnOXBdaPTRyyqseK/pagina.html

10
Jan

Il cromosoma Y non scomparirà, maschi salvi

Posted by elena in dai media.

La Stampa.it – 10/1/2014 – tuttoscienze

Si sta accorciando ma rimane comune importante e non si perderà
A far rientrare l’allarme sulla possibile scomparsa del cromosoma Y legato al sesso maschile, rilanciata in passato da alcuni lavori, è lo studio dell’Università di Berkeley, pubblicato su Plos Genetics. La ricerca ha dimostrato che i geni del cromosoma Y, nonostante la riduzione delle dimensioni del cromosoma dovute al degrado causato dalla sua evoluzione che procede ad un ritmo molto più elevato rispetto a quello degli altri cromosomi, sono importanti e continueranno a conservarsi ancora. [...] secondo l’autore dello studio, Wilson Sayres «è vero che il cromosoma Y ha perso diversi geni, ma poi nelle generazioni si è stabilizzato». Nessun rischio quindi, per ora, di estinzione. http://www.lastampa.it/2014/01/10/scienza/il-cromosoma-y-non-scomparir-maschi-salvi-hTbwAEqhNYDw84J5pkAVOP/pagina.html

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