Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XDec
la Repubblica.it – 15/13/2013
Uno studio dei ricercatori del PlantLab dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa risolve il “dilemma” di queste forme di vita vegetale
scoperta dei ricercatori del PlantLab dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. I risultati della ricerca, condotta tra gli altri da Eleonora Paparelli con il coordinamento di Pierdomenico Perata, Ordinario di Fisiologia Vegetale, nonché rettore della Scuola Superiore Sant’Anna, sono stati appena pubblicati sull’ultimo numero della più prestigiosa rivista di biologia vegetale, “The Plant Cell”. [...]
… il livello di zuccheri disponibile durante la notte rappresenta il segnale per la produzione di ormoni durante il giorno successivo [...]
“Le evidenze raccolte dimostrano una stretta relazione tra metabolismo ormonale, segnali ambientali e produzione di biomassa – commenta Pierdomenico Perata – confermando come variazioni climatiche possono portare ad una riconfigurazione dei processi di accrescimento con conseguenze sulla produttività delle piante in agricoltura”.
http://www.repubblica.it/scienze/2013/12/15/news/segreto_crescita_piante-73682364/
Dec
Relazione annuale della ricerca 13
Al link seguente è disponibile la “Relazione annuale della ricerca 13” del Dipartimento di Biologia dell’Università di Roma “Tor Vergata”
La Stampa.it – tuttoscienze – 13/12/2013
Fornisce alle cellule le istruzioni per controllare i geni
Dalla sua scoperta negli anni ’60 gli scienziati hanno creduto che il Dna fosse “solo” il codice delle “istruzioni” necessarie alle cellule per produrre le proteine. Ma ora è stato scoperto un secondo codice all’interno del Dna.
È quanto riferisce la rivista Science sottolineando che la novità potrebbe avere grandi implicazioni nell’uso del genoma dei malati per fare diagnosi.
Il nuovo codice è “scritto” proprio sopra quello conosciuto e decodificato ma piuttosto che occuparsi delle proteine, quest’ultimo fornisce alle cellule le istruzioni per controllare i geni. Questa scoperta significa che i cambiamenti o le mutazioni del Dna legate all’avanzare dell’età o in risposta a virus possono avere un maggiore impatto di quanto inizialmente pensato. [...]
La scoperta è frutto del programma internazionale “Encyclopedia of Dna Elements Project” (ENCODE) finanziato dallo statunitense “US National Human Genome Research Institute”.
LaStampa.it – 13/12/2013
roberto giovannini
Molte sorprese al convegno sul business della natura. Nei parchi 756 mila imprese, 82 mila nuovi occupati
…paesaggio, territorio, cultura alimentare sono una risorsa fondamentale per un Paese come l’Italia, ha spiegato il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, che ha chiesto «un nuovo patto sociale per la sostenibilità ambientale». [...] Alla Conferenza – che ha subito la contestazione dei movimenti studenteschi, per i quali la «green economy»del governo si basa in realtà «sulla Tav in Val di Susa e sul Muos siciliano» – l’interesse per il tema è stato ribadito dal videomessaggio del premier Enrico Letta e dagli interventi di ministri «pesanti», come quello dell’Economia Fabrizio Saccomanni e i colleghi di Lavoro e Salute Enrico Giovannini e Beatrice Lorenzin.
Il ministro Orlando ha indicato «un’Agenda per scelte «condivise» con gli altri ministri coinvolti, nel segno di una «parola d’ordine: passare dall’emergenza alla prevenzione». Sul tavolo c’è il pacchetto di misure del «collegato ambientale»; il decreto per la Terra dei Fuochi, con le misure per bonificare quel territorio da migliaia di tonnellate di «pneumatici fuori uso» (un progetto fortemente voluto dal titolare dell’Ambiente). Ancora, le norme per l’Ilva di Taranto; le risorse contro il dissesto idrogeologico; la legge per limitare il consumo di suolo (che sarà varata dal Consiglio dei ministri oggi), le novità sull’acqua che va rafforzata nella sua definizione di «bene pubblico», gli acquisti verdi per la pubblica amministrazione, l’eco-bonus (con l’idea di applicarlo anche ai prodotti riciclati visto che «l’industria del riciclo dà già lavoro a 50 mila persone e fattura 10 miliardi di euro».
Università di Tor Vergata