Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XNov
Il Corriere della sera.it – 15/11/2013
roldano radaelli
Riduce di 7.500 volte la concentrazione di cesio radioattivo partendo da un livello simile a quello di Fukushima
A guardarla così, sembra una lavastoviglie in terapia intensiva. Dentro, invece, contiene una tecnologia che può aprire una speranza concreta per la decontaminazione delle acque radioattive. I test del Lena (Laboratorio energia nucleare applicata) della facoltà di chimica di Pavia, hanno certificato che l’apparecchiatura – prodotta da un ingegnere padovano – garantisce risultati straordinari, tanto da strappare più di un wow ai tecnici specializzati.
L’espresso.it – 13/11/2013
gianluca di feo, claudio papaianni
Acqua contaminata, con tracce pericolose di uranio. Gas velenosi che escono dal suolo. Il rapporto completo dei militari Usa sui rischi dei rifiuti tossici in Campania. Che concludono: “Nessuna zona è sicura, nemmeno nel centro di Napoli”
[...] unico grande studio esistente sugli effetti delle discariche clandestine. Lo ha realizzato il comando dell’Us Navy di Napoli: oltre due anni di esami, costati 30 milioni di dollari, per capire quanto fosse pericoloso vivere in Campania per i militari americani e le loro famiglie. Dal 2009 al 2011 è stata scandagliata un’area di oltre mille chilometri quadrati, analizzando aria, acqua, terreno di 543 case e dieci basi statunitensi alla ricerca di 214 sostanze nocive. Le conclusioni sono state rese note da diversi mesi e sostanzialmente ignorate dalle autorità italiane. L’analisi del dossier completo di questa ricerca però offre la sola diagnosi completa dei mali, con risultati sconvolgenti. [...]
http://espresso.repubblica.it/inchieste/2013/11/13/news/bevi-napoli-e-poi-muori-1.141086
La mappa interattiva : http://espresso.repubblica.it/inchieste/2013/11/13/news/napoli-la-mappa-delle-zone-piu-contaminate-1.141099
Nov
LaStampa.it – 14/11/2013
Un sito con cui quale ogni paziente o persona sana può proporsi, in forma volontaria e anonima, per entrare a far parte di sperimentazioni cliniche
La Michael J. Fox Foundation, da sempre in prima linea nella ricerca e cura del morbo di Parkinson, lancia anche in Italia, dove la malattia colpisce circa 250 mila persone, il “Fox trial finder”. ( https://foxtrialfinder.michaeljfox.org/ )
L’iniziativa, che vede la stretta collaborazione con la fondazione Grigioni di Milano ha l’obbiettivo di accelerare la scoperta di una cura per il morbo di Parkinson, reclutando oltre 30.000 volontari in tutto il mondo.
Nov
La stampa.it – 13/11/2013
nicla panciera
...il fondatore delle neuroscienze comportamentali della genitorialità, Marc Bornstein, direttore del National Institute of Child Health and Human Development di Bethesda, che fa parte dei prestigiosi Istituti Nazionali di Sanità degli Stati Uniti, in gergo gli Nih.[: ]“Diventare genitori – ci spiega – è come essere il celebre Giano a due facce della mitologia: è una fase in genere molto gratificante della vita dell’adulto, ma che possiede anche un valore funzionale allo sviluppo delle nuove generazioni. La genitorialità, quindi, va studiata a più livelli, senza dimenticare che nello sviluppo di un bambino gli aspetti biologici e culturali sono interconnessi e inscindibili fin da prima della nascita. Nonostante tutta questa complessità, comunque, alcuni «universali» neurofisiologici, comportamentali e anche cognitivi esistono. I primi, ascrivibili al nostro stesso essere mammiferi, sono la stupefacente sincronizzazione tra mamma e figlio del battito cardiaco e della pressione del sangue. «Ma, oltre a questa sincronizzazione fisiologica, c’è anche quella comportamentale, che è specifica per i diversi dominii: fisico, sociale, di esplorazione del mondo e di attenzione”. [...]
Uno studio condotto proprio dal gruppo di Bornstein su oltre 700 coppie mamma-neonato di un mese in 11 diversi Paesi – dal Giappone al Camerun, dall’Italia al Sud America – [...]
Uomini e donne, poi, rispondono in modo diverso anche alla vista dei visi dei bambini. «Le facce e il pianto provocano negli uni e nelle altre risposte universali inscritte nel nostro cervello. Comprenderle appieno significa riuscire a svelare i meccanismi dell’istinto della cura dei cuccioli e si tratta di conoscenze da traslare poi alla clinica».
Università di Tor Vergata