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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XOct
Lulu Xie et al. – Science, 342-373 (2013)
The conservation of sleep across all animal species suggests that sleep serves a vital function.
We here report that sleep has a critical function in ensuring metabolic homeostasis. Using
real-time assessments of tetramethylammonium diffusion and two-photon imaging in live mice,
we show that natural sleep or anesthesia are associated with a 60% increase in the interstitial
space, resulting in a striking increase in convective exchange of cerebrospinal fluid with interstitial
fluid. In turn, convective fluxes of interstitial fluid increased the rate of b-amyloid clearance
during sleep. Thus, the restorative function of sleep may be a consequence of the enhanced
removal of potentially neurotoxic waste products that accumulate in the awake central nervous system.
La Stampa.it- 29/10/2013 – tuttogreen
franco brizzo
Secondo un nuovo studio pubblicato dalla FAO, con un impiego più diffuso di pratiche già esistenti e di tecnologie più efficienti, si potrebbero tagliare le emissioni di gas serra prodotte attualmente dal settore zootecnico di ben il 30 per cento.
Il rapporto, Tackling climate change through livestock: A global assessment of emissions and mitigation opportunities (Affrontare il cambiamento climatico attraverso il bestiame: la valutazione globale delle emissioni e delle opportunità di mitigazione, N.d.T.), rappresenta la stima più completa mai fatta sinora di quanto l’allevamento del bestiame contribuisca al riscaldamento globale, e delle potenzialità del settore di affrontare il problema. In tutto, i gas a effetto serra (GHG) associati alla filiera produttiva zootecnica sono responsabili fino a 7,1 gigatonnellate (Gt) di anidride carbonica equivalente (CO2) l’anno – vale a dire il 14,5 per cento di tutte le emissioni di gas serra prodotte dagli esseri umani. Le principali fonti di emissione sono: la produzione e la lavorazione dei mangimi (45 per cento del totale), il processo digestivo delle mucche (39 per cento), e la decomposizione del letame (10 per cento). Il resto è imputabile al trattamento e trasporto dei prodotti animali. [...]
Oct
La Stampa.it – 29/1072013 – TUTTOSCIENZE
Alcuni sono coinvolti nel funzionamento dell’ippocampo, la prima area cerebrale che si altera a causa della malattia.
Scoperti undici nuovi geni associati alla malattia di Alzheimer, che possono cioè contribuire a determinare lo sviluppo della patologia.
Questo il risultato di una ricerca comparsa sulla rivista scientifica Nature genetics, realizzata dai principali consorzi europei e americani del settore e col contributo dell’Università di Firenze. Fra gli autori dell’articolo Benedetta Nacmias, ricercatore in neurologia, e Sandro Sorbi, ordinario di neurologia, entrambi afferenti all’Ateneo fiorentino.
Università di Tor Vergata