Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
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La Stampa – 15/10/2013
antonella mariotti
Un palazzo di vetro trasparente e dentro tutta la biodiversità di questo mondo. [...] Qui, dove dal 1545 si selezionano e coltivano le piante officinali, adesso c’è una teca di vetro lunga cento metri e alta dai 18 ai 15, che rappresenta un’ideale sezione del pianeta Terra, dall’equatore ai i poli. In cinque serre si può attraversare la Terra più calda sotto una sottilissima pioggia tropicale e arrivare allo spazio delle piante grasse dove l’aria è secca, passando per 1.300 specie diverse.
La Stampa- 15/10/2013
Un nuovo studio ha messo in evidenza come le persone che assumono con la dieta una buona percentuale di polifenoli vivano più a lungo, riducendo al contempo il rischio di mortalità del 30 per cento
In questo studio, la dottoressa Cristina Andres Lacueva e colleghi dell’University Biomarkers and Nutritional and Food Metabolomics Research Group hanno trovato che una maggiore presenza di polifenoli nelle urine dei soggetti era correlata a una riduzione del 30% della mortalità.
I dati, raccolti per mezzo degli esami clinici, secondo gli autori sono più significativi e affidabili che non quelli di solito basati su questionari [...]
I risultati finali dello studio, pubblicato sul Journal of Nutrition, mostrano che per ridurre del 30% la mortalità occorre assumere più di 650 mg di polifenoli al giorno, dato che questo vantaggio non si mostrava in coloro che ne assumevano meno di 500 mg al giorno.li autori sono più significativi e affidabili che non quelli di solito basati su questionari, …
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Redazione Il Fatto Alimentare il 14 ottobre 2013
In concomitanza con la Giornata Mondiale dell’alimentazione promossa dalla FAO, il 15, 16 e 17 ottobre un centinaio di relatori si confronteranno in 15 convegni programmati a Milano, Roma e Napoli per dibattere del tema centrale di EXPO 2105: Food Safety e Food Security. A Milano gli incontri si terranno presso la Società Umanitaria, all’interno della seconda edizione del Salone Internazionale della Ricerca, Innovazione e Sicurezza Alimentare.
Oltre ai convegni sono previsti 28 laboratori per le scuole primarie e secondarie, un laboratorio per docenti sui temi della sicurezza alimentare, diversi eventi culturali a cura della Fondazione Humaniter e una mostra artistica dedicata al cibo allestita da Arte da Mangiare.
I temi riguarderanno l’innovazione, le normative, l’evoluzione del mercato, la tutela dei consumatori, la qualità e certificazione delle imprese anche artigianali del settore e i prodotti made in Italy o comunque validati per la loro sicurezza alimentare.
L’intero programma è visionabile sul sito Salonecibosicuro.it.
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La Stampa – tuttoscienze – 15/10/21013
Due ricercatori gemelli Obi e Malachi Griffith dell’Università di Washington hanno creato una banca dati online delle migliaia di geni responsabili di moltissime malattie ed hanno associato a questi anche i farmaci “bersaglio” approvati o in via di sperimentazione.
[...] I dettagli del loro lavoro sono pubblicati sulla rivista Nature Methods.
La banca dati, “Drug Gene Interaction Database”, è disponibile al pubblico e gratuita (http://www.drugbank.ca/ ) .Vi sono segnalate più di 14 mila interazioni tra farmaci e Dna che coinvolgono 2.600 geni e 6.300 farmaci che colpiscono i geni. Altri 6.700 geni sono stati inserirti nel database «perché potenzialmente potrebbero aprire nuove strade per lo sviluppo di futuri farmaci». La banca dati, “Drug Gene Interaction Database”, è disponibile al pubblico e gratuita.Vi sono segnalate più di 14 mila interazioni tra farmaci e Dna che coinvolgono 2.600 geni e 6.300 farmaci che colpiscono i geni. Altri 6.700 geni sono stati inserirti nel database «perché potenzialmente potrebbero aprire nuove strade per lo sviluppo di futuri farmaci».
Università di Tor Vergata