Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XLa Stampa – 14/10/2013
EVA ALESSI*
“Living Planet Report” del WWF, la crescente domanda umana di risorse esercita pressioni terribili sulla biodiversità.Ciò minaccia la continuità della fornitura dei servizi ecosistemici, mettendo così a rischio non solo la biodiversità, ma anche la sicurezza, la salute e il benessere futuri della nostra stessa specie.
Un punto di intersezione fondamentale tra uso di risorse naturali, popolazione e ambiente è il cibo. [...] Il primo paradosso riguarda le disuguaglianze: a dispetto degli impegni dei governi e delle agenzie internazionali, un settimo degli abitanti del Pianeta non ha ancora cibo a sufficienza, mentre un egual numero di abitanti ha problemi di sovrappeso e obesità e soffre delle malattie croniche a questi stessi legate. Il secondo paradosso riguarda l’uso non ottimale delle produzioni alimentari, in termini di destinazioni di risorse. Il 35% della produzione agricola è infatti trasformato in mangimi per animali, il che fa della carne uno dei nodi principali del problema. [...] Il terzo paradosso riguarda lo spreco di beni alimentari. Nel 2011, la FAO ha pubblicato uno studio sulla perdita di cibo lungo le filiere alimentari mondiali e sul cibo letteralmente “buttato via”
* responsabile sostenibilità WWF Italia
http://www.lastampa.it/2013/10/14/scienza/ambiente/il-caso/linsostenibile-impatto-degli-sprechi-DLrOgPv3sQvOkS8dQmqQKJ/pagina.html
Oct
Focus- 11/10/2013
Elisabetta Intini
Salute a rischio, ricercatori a casa e anni di dati (e denaro speso) andati in fumo: ecco come il mancato accordo politico al Congresso USA sta influendo sulle attività scientifiche.
ecco come il mancato accordo politico al Congresso USA sta influendo sulle attività scientifiche.
Mentre il muro contro muro tra repubblicani e democratici, al Congresso USA, continua (e si intravedono i primi spiragli per uscire dalla crisi), lo shutdown – lo stop delle attività governative non essenziali dovuto al mancato accordo sulla nuova finanziaria – sta avendo importanti ricadute anche a livello scientifico.
Oltre ai lavoratori rimasti a casa senza stipendio, ecco altre (drammatiche, in certi casi) conseguenze dell’estremo provvedimento che potrebbe, a giorni, mandare l’America in default.
1 – Stop alle nuove sperimentazioni cliniche …
http://www.focus.it/scienza/10-modi-in-cui-lo-shutdown-sta-danneggiando-la-scienza-usa_C12.aspx
Le Scienze – 14/10/2013
L’analisi dettagliata del DNA mitocondriale dei resti rinvenuti in antichi insediamenti neolitici dell’Europa centrale dimostra che nell’arco di quattromila anni circa sono avvenuti rimescolamenti genetici ben più complessi di quelli attribuibili a una semplice sovrapposizione di agricoltori immigrati alle preesistenti popolazioni di cacciatori-raccoglitori
La Stampa – 14/10/2013
vittorio sabadin
L’Università di Innsbruck ha identificato almeno 19 discendenti. Vivono tra Tirolo,Alto Adige e Svizzera. Scoperti grazie al Dna
[...] Li ha individuati l’Istituto di medicina legale dell’Università di Innsbruck, grazie a una particolare mutazione genetica della quale Ötzi era portatore, una variazione molto comune nella preistoria, ma che oggi si riscontra globalmente in pochi individui.
Università di Tor Vergata