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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XMay
Arriva a Milano con meno pannelli e più idee per rilanciare il fotovoltaico la fiera del solare Solarexpo (8-10 maggio). Un appuntamento fisso e pieno di speranze per chi opera nel settore che, dopo 14 anni, si è trasferito da […]
May
Concorso Ue «I giovani e le scienze 2013»
Un laboratorio di fisica low cost, un eco-carburante al caffè, e ancora robot tuttofare e un’interfaccia web che valuta i tessuti e le cellule come se fossero un territorio da analizzare geograficamente. Sono le creazioni dei baby-inventori italiani che si sono sfidati oggi a Milano. La selezione nazionale del concorso Ue «I giovani e le scienze 2013 », organizzata dalla Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche (Fast) su incarico della direzione generale Ricerca della Commissione europea.
May
Malati d’ambiente, inquinato e contaminato
La Repubblica – ROBERTO MICHELE SUOZZI L’amianto provoca circa mille morti ogni anno: è riconosciuto come dannoso per la salute. Ma, dal mercurio al lindano, siamo circondati da tante altre sostanze inquinanti che spesso si accumulano raggiungendo gli alimenti L’arsenico,il […]
May
Geni verdi
Radiotrescienza- 6/5/2013
Nel maggio del 1983 l’ingegneria genetica faceva il suo primo ingresso nell’agricoltura. E molti videro negli Ogm la più promettente risposta alla sfida del futuro: sfamare la crescente popolazione del pianeta in modo sostenibile, riducendo l’impatto ambientale delle produzioni agricole. Trent’anni dopo la rivista Nature traccia un bilancio. E lancia un appello: serve maggiore ricerca pubblica sugli Ogm. Sentiamo che ne pensa Enrico Dainese, docente di biochimica degli alimenti all’università di Teramo. Ma per migliorare la resa delle piante non esiste solo l’ingegneria genetica, come ci spiega Stefano Mancuso, direttore del laboratorio di neurobiologia vegetale dell’università di Firenze.
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Università di Tor Vergata