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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XAndrea Di Salvo
Alias – Inserto del Manifesto di domenica 12 maggio 2013
Stefano Mancuso e Alessandra Viola, Verde brillante Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale (Giunti, pp.140,e 14.00)
[...]Fin oltre le soglie dell’illuminismo e dell’affermarsi del metodp scientifico, si faticava ancora a imporsi nella comunità scientifica l’idea di un’intelligenza delle piante prospettata nel lavoro del Darwin botanico sulle piante insettivore (che si nutrono quindi di altri organismi) e in quello che indagava li potere del movimento nelle piante. Ripercorrere per grandi balzi le tappe di questa vicenda di sottostima e disconoscimenti serve anche per megliodelineare le coordinate e le implicazioni più attuali di un radicale cambio di prospettiva cui inducono le più recenti
acquisizioni della biologia vegetale. Come propone il volume a due mani di Stefano Mancuso e Alessandra Viola, Verde brillante Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale (Giunti, pp.140, ? 14.00). Qui si analizzano dal punto di vista della risposta vegetale all’evoluzione i complessi meccanismi e i sofisticati sistemi di comunicazione tra piante e tra piante e animali [...] vengono rintracciati i fattori culturali condizionanti di uno sguardo fin qui perlopiù incapace di concepire intelligenze diverse dalle nostre. Pur perdurando una grande ignoranza di questo universo (conosciamo appena il 5-10% delle specie vegetali presenti sulla terra e comunque da esse deriviamo il 95% di tutti i principi medicinali noti) e dei meccanismi che lo regolano, deve oramai farsi strada la consapevolezza che la terra è un ecosistema dove le piante rappresentano da sole oltre il 99,5 % di tutto quanto è vivo …
May
Dottori miei, scienziati immaginari
L’Espresso 16/05/2013
Enrico Alleva
[...]una dottoranda guardia forestale che brillantemente studia faune ittiche all’Università di Tor Vergata di Roma.
COME QUESTO CASO, nell’ultimo decennio sono parecchi gli esempi di dottorati elargiti a elementi vivaci e
non necessariamente giovanissimi della Pubblica amministrazione: sono casi che andrebbero immediatamente studiati, analizzati e soprattutto propagandati come esempi di un utilizzo non autoreferenziale di risorse per la formazione. [...] Invito a rileggere in Rete i trascurati documenti della Commissione lincea per la ricerca, coordinata dal noto fisico Giorgio Parisi. Questi dottorati andrebbero promossi e coltivati per innalzare gratuitamente il livello tecnico-culturale dei pubblici impiegati, in urgente strategia di lifelong learning che illustri pedagogisti come Aldo Visalberghi (anche traduttore dell’Emilio” di Rousseau per Laterza nel 1953) hanno invocato per decenni, inascoltati.
May
Nei laboratori si studia il cibo del futuro
In futuro il nostro modo di nutrirci sarà sempre più influenzato dal problema della sostenibilità. Potremmo dover rinunciare alla carne bovina, il cui consumo di risorse agricole è sproporzionato rispetto alla quantità di cibo prodotta. Per questo si comincia a pensare di produrre la carne in un altro modo: coltivandola in vitro. Un metodo che sarebbe visto con favore anche dagli animalisti, visto che non richiede l’uccisione di animali.
Per dimostrarne la fattibilità, il dottor Mark Post dell’Università di Maastricht ha annunciato a breve un evento a Londra, in cui verrà consumato pubblicamente il primo hamburger interamente composto da carne artificiale, con sola aggiunta di sale e pepe.
Post utilizza cellule miosatelliti, un particolare tipo di staminali usato dall’organismo per riparare i tessuti muscolari. [...]
Per nutrire una popolazione sempre in crescita, comunque, non basta sostituire i pascoli con coltivazioni, ma serve anche che queste abbiano una resa sempre maggiore. Per questo è una buona notizia che i ricercatori del National Institute of Agricultural Botany di Cambridge abbiano sviluppato una nuova varietà di frumento, che potrebbe aumentare la resa dei raccolti del 30%. …
May
Il Secolo XIX
Paolo Crecchi
Silvio Greco, responsabile scientifico di Slow Fish, ricorda il caso della carne di cavallo nelle lasagne e dice che
«sì, abbiamo delle perplessità sui controlli». L’Unione europea no. Il primo giugno,dodici anni e 207 morti dopo, tornano le farine animali negli allevamenti. Cominceranno i pesci, branzini e orate soprattutto, a sperimentare la sostanziosità degli scarti di macelleria avicola e suina: sangue, pelle, piume, tutto quanto farà menù.
Solo i ruminanti per ora, perché la lobby degli allevatori bovini e ovini è stata fermata solo in extremis dall’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare potranno continuare a nutrirsi di foraggio e non di teste di pollo o code di maiale triturate. Silvio Greco è un biologo marino dei più stimati, ed è stato [...]
Università di Tor Vergata