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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
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la repubblica.it – 15/3/2018
Per ora è stata iniettata nei topi, ma fa ben sperare l’immunoterapia personalizzata sperimentata per sconfiggere più tipi di cancro. Si tratta di una terapia ricavata da cellule staminali indotte, ottenute riprogrammando le cellule adulte di pelle o sangue: e immessa nei topi, ha scatenato una forte risposta immunitaria contro i tumori di seno, polmone e pelle, riuscendo anche a prevenire le recidive. Lo studio è pubblicato su Stem Cell dall’Università di Stanford e apre le porte a una immunoterapia personalizzata, basata sulle cellule degli stessi pazienti. … http://www.repubblica.it/salute/ricerca/2018/02/15/news/dalle_staminnali_l_immunoterapia_contro_alcuni_tumori-188945049/
http://www.cell.com/cell-stem-cell/fulltext/S1934-5909(18)30016-X
Uno studio che ha analizzato i dati raccolti in 21 anni di studi sull’impatto agro-ambientale del mais geneticamente modificato ha stabilito che apporta chiari benefici in termini di aumento della resa e della qualità dei cereali e che riduce efficacemente le popolazioni di insetti parassiti contro cui è stato creato, senza produrre invece effetti significativi sulla biodiversità delle altre comunità di insetti.
Lo studio – condotto da ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dell’Università di Pisa e pubblicato su “Scientific Reports” ha preso in esame la letteratura scientifica sottoposta a peer review apparsa fra il 1996 e il 2016, per un totale di 6006 pubblicazioni. … http://www.lescienze.it/news/2018/02/16/news/sicurezza_mais_gm_ambiente_salute_maggiore_resa_-_devo_finire-3867140/
https://www.nature.com/articles/s41598-018-21284-
Feb
scienzainrete, 15/2/2018 – c. da rold
Il 15 e il 16 febbraio le principali Università italiane ospiteranno UniVax Day, una giornata sui vaccini dedicata ai ragazzi degli ultimi due anni delle scuole superiori. L’incontro, che si ripeterà ogni anno a febbraio, è stato voluto dalla Società italiana di immunologia, immunologia clinica e allergologia (SIICA) per contrastare la disinformazione su un tema peraltro molto caldo in questi giorni di campagna elettorale. L’intento degli immunologi non è però quello di entrare nella mischia ma di “volare alto” sugli aspetti più strettamente scientifici dei vaccini e del sistema immunitario, confidando che una maggiore conoscenza si traduca in una sorta di immunità alla diffusa disinformazione sul tema [...] Secondo un’indagine condotta nel 2012 dalla Società italiana di pediatria su un ampio campione di adolescenti, oltre la metà di loro non sapeva dire se era stato vaccinato contro il tetano e poche ragazze erano al corrente del vaccino contro il papilloma virus.
Una certa confusione emerge peraltro anche fra i genitori, come mostrato lo scorso settembre dal sondaggio sulla percezione dell’importanza delle vaccinazioni di Observa. … http://www.scienzainrete.it/articolo/univax-day-vincere-pregiudizi-sulle-vaccinazioni/cristina-da-rold/2018-02-15
Feb
Le scienze, 15/3/2018
Una serie di esperimenti sui topi ha dimostrato che il blocco dell’attività di un enzima chiamato BACE1 è in grado di invertire il processo di formazione delle placche beta amiloidi che caratterizzano la malattia di Alzheimer fino a portare a una loro progressiva dissoluzione, con un discreto miglioramento delle capacità cognitive degli animali.
La scoperta rappresenta un progresso nella comprensione dei meccanismi di genesi della malattia e ha individuato un potenziale bersaglio terapeutico ma, avvertono gli autori – un gruppo di ricercatori del Lerner Research Institute della Cleveland Clinic, in Ohio, che firmano un articolo sul “Journal of Experimental Medicine” – ciò non significa che sia stata trovata la chiave di volta per la cura dell’Alzheimer.
http://www.lescienze.it/news/2018/02/15/news/blocco_enzima_riduzione_placche_amiloidi_alzheimer-3864984/
http://jem.rupress.org/content/early/2018/02/13/jem.20171831
Università di Tor Vergata