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le scienze.it - 27/2/2017 Traci Watson/Nature (L'originale di questo articolo è stato pubblicato su Nature il 23 febbraio 2017. Traduzione ed editing a cura di Le Scienze)
Le api dimostrano di avere sofisticate capacità di apprendimento anche in ambiti che non hanno niente a che fare con le loro normali attività. Non solo: osservando come svolgere un compito, non si limitano a impararlo ma sono poi in grado di eseguirlo meglio. La scoperta conferma l'ipotesi che i cervelli molto piccoli non sono necessariamente anche semplici. [...] Lo ha dimostrato uno studio pubblicato su "Science" che suggerisce che questi piccoli impollinatori sono capaci di apprendimenti sofisticati. Nell'esperimento, un'ape che osservava un'altra ape spingere una pallina in un punto prefissato, guadagnando un sorso di acqua e zucchero, riusciva ben presto a eseguire lo stesso compito. E non solo: riusciva anche capire come intascare la ricompensa con uno sforzo minore. "Non stanno solo copiando pedissequamente, stanno facendo qualcosa di meglio ", dice Olli Loukola della Queen Mary University di Londra, ecologo comportamentale e coautore dello studio. ... http://www.lescienze.it/news/2017/02/27/news/api_palla_calcio_apprendimento-3437106/
http://science.sciencemag.org/content/355/6327/833
http://www.nature.com/news/bees-learn-football-from-their-buddies-1.21540
il video: http://www.lescienze.it/news/2017/02/27/video/api_apprendimento_calcio-3438404/1/

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la stampa.it - 27/2/2017
I telomeri sono delle strutture che proteggono le estremità dei cromosomi. Alla nascita hanno una certa lunghezza che si va riducendo con gli anni finché non raggiunge un livello minimo oltre il quale la cellula non può più dividersi. La loro funzione di tutela del materiale genetico viene svolta in collaborazione con una classe di RNA non codificanti, i DDRNA (DNA Damage Response RNA), identificati e descritti sulla rivista nature nel 2012 da Fabrizio d’Adda di Fagagna, direttore del Gruppo di Ricerca «Risposta al danno al DNA e senescenza cellulare» dell’IFOM e ricercatore presso l’Istituto di Genetica Molecolare del CNR.[...]un nuovo studio, condotto dallo stesso team di ricerca e apparso sulla rivista Nature Communication, getta luce proprio sul meccanismo di segnalazione all’interno della cellula della presenza di telomeri danneggiati. «Abbiamo osservato – spiega d’Adda di Fagagna – che i telomeri, quando sono corti o danneggiati, possono indurre essi stessi la formazione di DDRNA e quindi l’attivazione dell’allarme e la conseguente senescenza della cellula». [...] Il team è già al lavoro per capire in che modo queste conoscenze potranno aiutarci a prevenire l’invecchiamento cellulare in patologie associate al danno ai telomeri, come la cirrosi epatica, la fibrosi polmonare, l’aterosclerosi, il diabete, la cataratta, l’osteoporosi e l’artrite o in malattie rare come la progeria ... http://www.lastampa.it/2017/02/27/scienza/benessere/ecco-in-che-modo-il-meccanismo-della-senescenza-cellulare-potrebbe-essere-rallentato-hNLZKs9a1zmZAinke8cM9K/pagina.html
http://www.nature.com/articles/ncomms13980
L’immagine rappresenta il nucleo di una cellula murina (in blu), in cui è evidenziato un marcatore del DNA damage response DDRNA (in verde) che colocalizza con i telomeri (in rosso).

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le scienze.it - 24/2/2017
Riproduzione sessuale e infezioni virali hanno molto in comune: in un numero enorme di organismi entrambe sono possibili solo grazie a una singola proteina che consente nel primo caso la fusione fra le cellule sessuali e nel secondo la fusione fra il virus e la membrana cellulare.
La scoperta - fatta da un gruppo di ricercatori dell'Istituto Pasteur di Parigi e dell'University of Texas Southwestern Medical Center a Dallas, che firmano un articolo su "Cell" - ha ricadute molto pratiche: può infatti aprire le porte a nuove strategie per combattere le infezioni causate da parassiti come Plasmodium, Trypanosoma e Toxoplasma. ...
http://www.lescienze.it/news/2017/02/24/news/proteina_fisione_membrana_riproduzione_virus_plasmodio-3434915/

Università di Tor Vergata