:
165244393-3b7d75df-35bb-42b4-9148-92352985d0f4   le scienze.it - 12/11/2016 - Elie Dolgin/Nature Maggiori investimenti in ricerca, la definizione di migliori strumenti diagnostici e l'individuazione di farmaci che rallentino la progressione della malattia sono tre obiettivi da raggiungere prima che la crescente diffusione dell'Alzheimer e di altre demenze metta in ginocchio i sistemi sanitari di tutto il mondo ... http://www.lescienze.it/news/2016/11/12/news/lotta_demenza_alzheimer_ricerca-3308525/ L'originale di questo articolo è stato pubblicato su Nature il 9 novembre 2016:  http://www.nature.com/news/how-to-defeat-dementia-1.20949  ( Traduzione ed editing a cura di Le Scienze)
:
095251669-8ef942f2-f1a9-4a1e-9962-e657dd8b61dc le scienze.it - 8/11/2016 ... È quanto emerge da uno studio pubblicato su “Nature Communications” da Trevor F. Keenan, dello statunitense Lawrence Berkeley Laboratory, e colleghi di altri istituti di ricerca statunitensi. Secondo gli autori, questo risultato è probabilmente l'effetto di un assorbimento dell'anidride carbonica da parte della vegetazione presente sulla terraferma. [...] Keenan e colleghi hanno usato osservazioni e modelli di crescita della vegetazione per determinare l'importanza relativa dei diversi fattori in gioco. Hanno così scoperto che l'incremento dell'anidride carbonica atmosferica ha aumentato la fotosintesi clorofilliana, [...]. Inoltre, il rallentamento nella crescita delle temperature globali ha ridotto la respirazione, il processo notturno con cui le piante rilasciano anidride carbonica. L'analisi, condotta sul periodo 1960-2012, mostra che, tra il 2002 e il 2014, la vegetazione ha assorbito più anidride carbonica rispetto alla media, rallentando di fatto il tasso di accumulo in atmosfera di questo gas del 2,2 per cento circa all'anno. Gli autori ritengono che il rallentamento del tasso di crescita dell'anidride carbonica atmosferica potrebbe essere temporaneo, e che l'incremento della cattura da parte delle piante non risolverà il problema del cambiamento climatico [...] http://www.lescienze.it/news/2016/11/08/news/pausa_aumento_anidride_carbonica_atmosfera-3302332/ http://www.nature.com/articles/ncomms13428
:
164109217-ff6b903d-ec24-4b8b-9ba7-1523f76c050d la repubblica.it, 9/11/2016 - g. aluffi UN ANTICORPO capace di neutralizzare il virus Zika è stato individuato da ricercatori del Vanderbilt University Medical Center e della Washington University School of Medicine. Ad oggi appare il rimedio anti-Zika potenzialmente più efficace tra tutti quelli che sono in corso di sviluppo nel mondo. Nello studio pubblicato oggi su Nature, si mostra che l’anticorpo, chiamato ZIKV-117, sperimentato sui topi, ha interrotto per oltre un mese l’attività del virus, proteggendo allo stesso tempo i feti nel ventre di topi infettati: risultato importante perché il danno più grave dello Zika sono le malformazioni nei neonati, come la microcefalia. [...] James Crowe, direttore del Vanderbilt Vaccine Center e autore principale dello studio. ... http://www.repubblica.it/salute/ricerca/2016/11/07/news/zika_un_anticorpo_blocca_infezione_in_feti_e_adulti-151535434/ http://www.nature.com/nature/journal/vaap/ncurrent/full/nature20564.html
:
copy_2_of_batteri.630x360la stampa.it, 8/11/2016, salute Studi dell’Università del texas e delle Georgia: le alterazioni della flora batterica sono positive quando un paziente ospita una comunità più diversificata di microrganismi ... Per arrivare a queste conclusioni gli scienziati hanno confrontato i batteri intestinali di 23 pazienti che hanno risposto all’immunoterapia e 11 che non l’hanno fatto. «Abbiamo trovato una differenza come tra notte e giorno nella diversità delle specie batteriche nei campioni fecali», riferisce Jennifer Wargo, autrice dello studio ed esperta di melanoma. In particolare, i ricercatori hanno scoperto che livelli elevati di batteri «Ruminococcus» sono legati a una maggiore risposta ai trattamenti. Questo suggerisce che è possibile aumentare l’efficacia dell’immunoterapia alterando l’equilibrio dei batteri intestinali. [...] ADDITIVI ALIMENTARI ALTERANO FLORA INTESTINALE AUMENTANO IL RISCHIO CANCRO Il secondo studio che ha riguardato i batteri intestinali è stato condotto dalla Georgia State University. E ha scoperto che i comuni additivi utilizzati in moltissimi alimenti che solitamente vengono consumati ogni giorno, come alcuni prodotti da forno e dolci, potrebbero essere responsabili dell’importante aumento dei casi di cancro intestinale. ... http://www.lastampa.it/2016/11/08/scienza/benessere/i-batteri-intestinali-amici-o-nemici-delle-immunoterapie-anticancro-mBuNwLt2czuHrrurubu88O/pagina.html http://cancerres.aacrjournals.org/content/early/2016/11/05/0008-5472.CAN-16-1359 http://cancerres.aacrjournals.org/content/early/2016/10/14/0008-5472.CAN-16-1681 Panorama: http://www.panorama.it/scienza/salute/tumori-studio-batteri-intestino-chiave-per-cure-piu-efficaci/