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images la repubblica.it, 15/7/2016 ... uno studio guidato da ricercatori londinesi secondo il quale per oltre la metà della superficie terrestre, che ospita più del 70% della popolazione mondiale, il livello di perdita di biodiversità è talmente aumentato da minare la capacità degli ecosistemi di supportare nel futuro le stesse vite umane. Lo studio, pubblicato su Science e condotto dallo University College London - Has land use pushed terrestrial biodiversity beyond the planetary boundary? A global assessment : http://science.sciencemag.org/content/353/6296/288 http://www.repubblica.it/scienze/2016/07/15/news/biodiversita_sotto_livello_di_guardia_nel_globo-144138740/ la stampa.it, 19/7/2016, f. moroni Industria alimentare e riscaldamento globale: il 25% dei gas serra è causato dall’agricoltura intensiva Un rapporto di Oxfam denuncia: la CO2 immessa nell’aria dalla produzione delle materie prime del settore è inferiore solo a quella prodotta da USA e Cina. La denuncia è contenuta all’interno del dossier “A qualcuno piace caldo: così l’industria alimentare nutre il cambiamento climatico ”,realizzato da Oxfam in occasione del “Business and Climate Summit” di Londra, dove tra il 28 e 29 giugno si sono radunati numerosi rappresentanti delle grandi aziende, della finanza e delle istituzioni internazionali. http://www.oxfamitalia.org/wp-content/uploads/2016/06/OXFAM-270615-Feeding-Climate-Change_OIT_final.pdf http://www.lastampa.it/2016/07/19/scienza/ambiente/inchiesta/industria-alimentare-e-riscaldamento-globale-il-dei-gas-serra-causato-dallagricoltura-intensiva-g0aUabJf8uK0kozObkSZUI/pagina.html
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Cereals in Practice 2015 le scienze.it, 18/7/2016 In Israele e Giordania l'orzo è rimasto praticamente immutato negli ultimi 6000 anni. Lo rivelano due diverse analisi genetiche pubblicate su “Nature Genetics” di questo cereale fondamentale per il sostentamento umano. I dati consentono di chiarire la storia della domesticazione della pianta e i meccanismi di adattamento che le hanno permesso di crescere in diversi ambienti. L'orzo è una cultivar molto antica, gli studi indicano infatti che è stato domesticato circa 10.000 anni fa nella Mezzaluna fertile, un'ampia area che va dal Medio Oriente al Golfo Persico [...] nel primo studio Tzion Fahima dell'Università di Haifa, in Israle, e colleghi di una collaborazione internazionale hanno analizzato campioni di orzo recuperati in una grotta nel deserto nei pressi di Masada ... http://www.nature.com/ng/journal/vaop/ncurrent/full/ng.3611.html Nel secondo studio, Robbie Waugh del James Hutton Institute di Dundee, nel Regno Unito, e colleghi hanno raccolto e sequenziato il DNA di oltre 260 varietà di orzo in tutto il mondo. ... http://www.nature.com/ng/journal/vaop/ncurrent/full/ng.3612.html http://www.lescienze.it/news/2016/07/18/news/analisi_genetica_orzo_medioriente-3164204/
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mondragone miele mondragone miele 5 mondragone miele 2mondragone miele 4 allegato2 Dal mese di luglio è stato avviato,  dal laboratorio di Botanica del Dipartimento di Biologia dell' Università degli studi di Roma "Tor Vergata", il nuovo apiario didattico. Nella suggestiva location di Villa Mondragone - sede di rappresentanza dell'ateneo - sono state collocate alcune arnie dalle quali le api (specie Apis mellifera ligustica) possono volare nel parco e nei boschetti  della villa, ricchi di varietà botaniche mediterranee, alla ricerca di polline e nettare. Il progetto intende finalizzare l'attività apistica tanto all'ambito della didattica quanto alla ricerca e alla sperimentazione già portata avanti da alcuni anni dal Centro Ricerche Miele dello stesso Dipartimento. Tra gli obiettivi anche la produzione monitorata e certificata del miele e di altri prodotti apistici. Per l' autunno è in programma  una giornata dedicata all'inaugurazione del nuovo apiario, per l'occasione nei giardini e nei cortili di Villa Mondragone saranno allestiti percorsi espositivi, descrittivi della biologia delle api e postazioni di analisi sensoriale del miele. L'evento sarà anche occasione per riproporre le visite guidate della villa ottocentesca.
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5ULZAKHZ5596-k00H-U10801112686690kLC-1024x576@LaStampa.it   Un’infezione da Escherichia svela i punti deboli degli antibiotici la stampa.it - 15/7/2016 - d. banfi A scatenare le paure è stata una ricerca, pubblicata su «Antimicrobial Agents and Chemotherapy» da un gruppo del Walter Reed National Military Medical Center del Maryland, in cui si descriveva l’identificazione - per la prima volta negli Usa, ma non nel mondo - di un’infezione da Escherichia coli in una paziente resistente alle tradizionali terapie [...] Ciò che deve preoccupare - continua la specialista - è la modalità con cui è stata acquisita l’informazione che genera la resistenza. I batteri, infatti, grazie ai plasmidi, possono passarsi informazioni e, dunque, un microrganismo “insegna” a un altro come diventare resistente. Ciò può avvenire anche tra batteri di specie differenti. ... http://www.lastampa.it/2016/07/15/scienza/tuttoscienze/il-segreto-del-superbatterio-che-insegna-linvulnerabilit-m0yzuhKP1on0OcUxCGpsGP/pagina.html