Il “GIARDINO DELLA CO2” si trova nel territorio dell’Orto Botanico di Ateneo nell’area antistante il centro di conservazione del germoplasma. Il Giardino rappresenta la prima iniziativa concreta in ambito universitario italiano per la riduzione volontaria delle emissioni di gas ad effetto serra o climalteranti, il principale dei quali è appunto il biossido di carbonio (CO2). Le emissioni crescenti dei gas serra derivanti soprattutto dal settore energetico e da quello dei trasporti possono essere controbilanciate dalla piantumazione di alberi e cespugli che, com’è noto, assorbono CO2.

Il primo nucleo del Giardino della CO2 è nato dall’iniziativa di alcuni docenti della Facoltà di Economia di Tor Vergata che hanno organizzato la 18^ Conferenza Annuale dell’Associazione Europea degli Economisti Ambientali (EAERE) che si tenne a Roma dal 29 giugno al 2 luglio 2011. Ai partecipanti alla Conferenza fu offerta la possibilità di neutralizzare le emissioni di CO2 dovute al loro trasporto (principalmente aereo), tramite un contributo volontario alla piantumazione. A questo progetto hanno poi aderito gli organizzatori della 39^ Conferenza annuale degli Associazione Europea degli Economisti Industriali (EARIE), che si terrà dal 2 al 4 settembre 2012, che hanno ritenuto di proporre ai partecipanti la neutralizzazione delle emissioni dovute all’attività della conferenza, tramite un contributo volontario che servirà al potenziamento del giardino.

Con questo giardino gli organizzatori di queste due conferenze internazionali intendono contribuire in maniera permanente alla sensibilizzazione verso i problemi ambientali e, contemporaneamente, dare la possibilità ai partecipanti di lasciare una loro visibile e positiva traccia nella Città Eterna che li ospita. Gli stessi si augurano inoltre che l’iniziativa venga “copiata” e si diffonda sia entro lo stesso Ateneo, e con ciò venga assicurata l’espansione e la cura dell’appena nato giardino, che in generale in Italia per contribuire alla sostenibilità della crescita economica.

La struttura del giardino prevede un percorso scientifico-didattico attraverso il quale sono rappresentati diversi tipi vegetazionali con le loro diverse caratteristiche riguardanti l’assorbimento di anidride carbonica.

 

pianta-progettualeL’ingresso al giardino è delimitato da due alberi di Ceratonia siliqua (carrubo), specie sempreverde che assicura un assorbimento costante di CO2 in tutto l’arco dell’anno. Continuando il percorso l’osservatore si troverà in una zona di macchia bassa composta da Viburnum tinus (viburno) e Arbutus unedo (corbezzolo), entrambi arbusti caratterizzati da una folta vegetazione che garantisce un efficiente abbattimento di CO2. La zona successiva è caratterizzata dalla presenza di due specie arbustive spoglianti, Crataegus monogyna (biancospino) e Cornus mas (corniolo) che perdendo le foglie durante l’inverno catturano meno CO2 delle sempreverdi. Il Giardino termina con un boschetto di alberi spoglianti, disposti in ordine crescente per la loro capacità di assorbire CO2. L’osservatore potrà riconoscere prima alberi di Salix caprea (salicone) poi Ostrya carpinifolia (carpino nero), a seguire Acer monspessulanum (acero minore) ed in ultimo Alnus glutinosa (ontano nero).

Nella sua struttura attuale, il giardino a regime sarà in grado di assorbire circa 2 tonnellate di CO2 l’anno, ma, considerando che già entro pochi mesi si aggiungerà il contributo della Conferenza EARIE, le sue capacità di assorbimento sono destinate a crescere, con beneficio di tutti.

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