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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
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le scienze.it 14/3/2017
Se cambiano le specie impollinatrici, i tratti dei vegetali interessati cambiano molto rapidamente: nel giro di poche generazioni le piante divergono nell’altezza, nella fragranza e nel colore dei fiori e, tratto ancor più significativo, nella dipendenza per la loro riproduzione da una specifica specie. La scoperta – fatta da due ricercatori dell’Università di Zurigo e descritta in un articolo pubblicato su “Nature Communications” dimostra che un’alterazione nella composizione degli insetti impollinatori non si ripercuote solo sul funzionamento dell’ecosistema, ma anche sull’evoluzione delle caratteristiche dei vegetali, ivi compreso il sistema di accoppiamento usato. … http://www.lescienze.it/news/2017/03/14/news/cambiamento_impollinatori_tratti_piante-3457897/
http://www.nature.com/articles/ncomms14691
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le scienze.it, 13/3/2017
Determinare un drastico miglioramento nella sicurezza alimentare, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, evitando la perdita di milioni di tonnellate di raccolti causata ogni anno dalle infezioni fungine. È la prospettiva resa possibile da una nuova varietà di mais geneticamente modificato ottenuta da ricercatori dell’Università dell’Arizona, e descritta sulle pagine di “Science Advances”.
Lo studio si è focalizzato in particolare sulle diverse specie fungine del genere Aspergillus, che producono un metabolita secondario chiamato aflatossina, una sostanza altamente tossica e rischiosa per il consumo umano anche in piccole quantità.“L’aflatossina è una delle tossine più potenti della Terra”, ha spiegato Monica Schmidt, che ha guidato lo studio. “Di solito non è in grado di provocare la morte di una persona, ma può provocare diversi disturbi, anche gravi”. … http://www.lescienze.it/news/2017/03/13/news/mais_transgenico_infezione_fungo-3457176/
http://advances.sciencemag.org/content/3/3/e1602382
Università di Tor Vergata