Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
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la repubblica.it – 11/12/2016
PASSO in avanti verso la chimica verde: nuove plastiche biodegradabili potranno essere prodotte grazie all’enzima di un batterio, la cui struttura molecolare è stata finalmente identificata, e potrà ora adesso essere utilizzata nella produzione industriale. Il risultato, frutto del lavoro dei ricercatori guidati da Catherine Drennan del Mit (Massachussets Institute of technology), è pubblicato sul Journal of Biological Chemistry. … http://www.repubblica.it/scienze/2016/11/11/news/plastiche_biodegradabili_piu_vicine_grazie_ad_un_enzima-151819682/
http://www.jbc.org/content/early/2016/10/14/jbc.M116.756833.abstract?sid=97caa09f-ab33-4835-8ee3-5a00f51a010b
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le scienze.it – 12/11/2016 – Elie Dolgin/Nature
Maggiori investimenti in ricerca, la definizione di migliori strumenti diagnostici e l’individuazione di farmaci che rallentino la progressione della malattia sono tre obiettivi da raggiungere prima che la crescente diffusione dell’Alzheimer e di altre demenze metta in ginocchio i sistemi sanitari di tutto il mondo …
http://www.lescienze.it/news/2016/11/12/news/lotta_demenza_alzheimer_ricerca-3308525/
L’originale di questo articolo è stato pubblicato su Nature il 9 novembre 2016: http://www.nature.com/news/how-to-defeat-dementia-1.20949 ( Traduzione ed editing a cura di Le Scienze)
le scienze.it – 8/11/2016
… È quanto emerge da uno studio pubblicato su “Nature Communications” da Trevor F. Keenan, dello statunitense Lawrence Berkeley Laboratory, e colleghi di altri istituti di ricerca statunitensi. Secondo gli autori, questo risultato è probabilmente l’effetto di un assorbimento dell’anidride carbonica da parte della vegetazione presente sulla terraferma. [...]
Keenan e colleghi hanno usato osservazioni e modelli di crescita della vegetazione per determinare l’importanza relativa dei diversi fattori in gioco. Hanno così scoperto che l’incremento dell’anidride carbonica atmosferica ha aumentato la fotosintesi clorofilliana, [...]. Inoltre, il rallentamento nella crescita delle temperature globali ha ridotto la respirazione, il processo notturno con cui le piante rilasciano anidride carbonica.
L’analisi, condotta sul periodo 1960-2012, mostra che, tra il 2002 e il 2014, la vegetazione ha assorbito più anidride carbonica rispetto alla media, rallentando di fatto il tasso di accumulo in atmosfera di questo gas del 2,2 per cento circa all’anno.
Gli autori ritengono che il rallentamento del tasso di crescita dell’anidride carbonica atmosferica potrebbe essere temporaneo, e che l’incremento della cattura da parte delle piante non risolverà il problema del cambiamento climatico [...] http://www.lescienze.it/news/2016/11/08/news/pausa_aumento_anidride_carbonica_atmosfera-3302332/
http://www.nature.com/articles/ncomms13428
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la repubblica.it, 9/11/2016 – g. aluffi
UN ANTICORPO capace di neutralizzare il virus Zika è stato individuato da ricercatori del Vanderbilt University Medical Center e della Washington University School of Medicine. Ad oggi appare il rimedio anti-Zika potenzialmente più efficace tra tutti quelli che sono in corso di sviluppo nel mondo.
Nello studio pubblicato oggi su Nature, si mostra che l’anticorpo, chiamato ZIKV-117, sperimentato sui topi, ha interrotto per oltre un mese l’attività del virus, proteggendo allo stesso tempo i feti nel ventre di topi infettati: risultato importante perché il danno più grave dello Zika sono le malformazioni nei neonati, come la microcefalia. [...] James Crowe, direttore del Vanderbilt Vaccine Center e autore principale dello studio. … http://www.repubblica.it/salute/ricerca/2016/11/07/news/zika_un_anticorpo_blocca_infezione_in_feti_e_adulti-151535434/
http://www.nature.com/nature/journal/vaap/ncurrent/full/nature20564.html
Università di Tor Vergata