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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
X
the economist.it – 23/7/2016
Rallying the troops
AIDS workers face setbacks, both epidemiological and financial. But they are about to be handed new weapons to carry on the fight
VETERANS of the war on AIDS wear the medal stamped “Durban” with pride. It was in that city, in 2000, that the most effective of the International AIDS Conferences was held. The field’s bigwigs agreed that everything possible should be done to make the antiretroviral (ARV) drugs that had been invented a few years earlier available to all who needed them, and began to create the institutions that would distribute them.
In retrospect, it sounds an obvious thing to do. But in those days ARVs were costly, and ways of getting them to people in poor countries nearly non-existent. The ramp-up therefore took time, and deaths from AIDS continued to rise. According to UNAIDS, the United Nations agency charged …
http://www.economist.com/news/science-and-technology/21702436-aids-workers-face-setbacks-both-epidemiological-and-financial-they-are-about?fsrc=scn/tw/te/pe/ed/rallyingthetroops
Jul
le scienze.it, 22/7/2016
“Se c’è una cosa che possiamo imparare dall’epidemia di Xylella fastidiosa in Puglia è che quando si ha a che fare con coltivazioni che hanno anche un importante ruolo per la società, le strategie devono andare oltre le soluzioni tecniche e tener conto delle componenti sociali, economiche, politiche e culturali”.
“Science” torna a occuparsi di Xylella e lo fa nel numero appena pubblicato con un articolo a firma di Rodrigo P. P. Almeida, docente all’Università della California a Berkeley e tra i massimi esperti mondiali del batterio. … http://www.lescienze.it/news/2016/07/22/news/xylella_almeida_science-3170052/
http://science.sciencemag.org/content/353/6297/346
radiotrescienza 21/7/2016 – al microfono e. tola
Dopo sedici anni, la conferenza mondiale sull’Aids è tornata in Sudafrica, a Durban. Dal 2000 sono stati fatti molti passi avanti, ma ancora oggi il 60% dei sieropositivi nel mondo non ha accesso alle terapie antiretrovirali. In diretta dalla World Aids Conference Stefano Vella, dell’Istituto superiore di sanità e presidente dell’International Aids Society ai tempi della prima conferenza in Sudafrica, ci racconta i temi che sono in discussione, tra prevenzione dei contagi e accesso ai farmaci. riascoltabile http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-56b1efbd-d767-41c8-92ac-6467037b4614.html
La World Aids Conference in corso a Durban http://www.aids2016.org/
La International Aids Society http://www.iasociety.org/
Il discorso di Nelson Mandela alla World Aids Conference del 2000 http://www.mandela.gov.za/mandela_speeches/2000/000714_aidsconf.htm
Jul
radiotrescienza, 20/7/2016, al microfono Elisabetta Tola, 11.30
L’isola di lunga vita
Quattordicimila abitanti della provincia sarda dell’Ogliastra e i loro Dna. Finiti sotto la lente dei genetisti già vent’anni fa, per studiare l’eccezionale longevità della popolazione sarda. Oggi la banca dati del progetto Shardna è stata acquistata da un’azienda britannica. Ma come nacque questo progetto? Quali informazioni possono dare oggi questi profili genetici su salute e longevità? E che ruolo hanno oggi i partecipanti di allora? Rivolgiamo tutte queste domande a Mario Pirastu, ideatore di Shardna e dirigente di ricerca del CNR, e a Mariachiara Tallacchini, docente di filosofia del diritto all’università cattolica di Piacenza. Riascoltabile: http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-29320a0c-b7ed-43d3-a3d5-b72bdbe19c29.html
Il sito web del progetto SharDNA: http://web.tiscali.it/shardna/storia.html
“Un patrimonio genetico unico al mondo da cui svilupperemo super- farmaci”
la stampa.it, 19/7/2016, v. arcovio
«Abbiamo acquistato le informazioni genetiche di circa 13mila sardi per studiare sia l’eccezionale longevità delle comunità residenti nella provincia dell’Ogliastra, sia le caratteristiche di una popolazione genetica molto omogenea e tendenzialmente isolata.Una banca dati speciale ed unica perché è una delle più grandi e antiche che ci siano: comprende 230mila campioni biologici prelevati da circa 13mila abitanti genealogicamente radicati nella regione sarda dell’Ogliastra. Questa banca dati è caratterizzata da documenti e dati genealogici certificati che risalgono a più di 400 anni fa, integrati con i dati di genotipizzazione e cartelle cliniche. Questo potrebbe avere un potenziale scientifico molto importante che ben si integra con i nostri progetti». A parlare è Tiziano Lazzaretti, chief financial officer della «Tiziana Life Sciences», la società britannica di biotecnologia che ieri ha annunciato l’acquisto della banca dati italiana Shardna SpA. http://www.lastampa.it/2016/07/19/societa/il-dna-dei-centenari-sardi-acquistato-da-unazienda-inglese-EvdJ97Zv9qrUOxTRuZZpWP/pagina.html
Università di Tor Vergata