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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XDec
la stampa.it 5/12/2014
Per la prima volta una proteina anomala finisce sotto accusa come possibile innesco della sclerosi multipla: si tratta di una proteina “accartocciata” che, per via della sua strana struttura, tende a formare degli aggregati che attaccano il sistema nervoso centrale.
È stata scoperta nel cervello e nel liquido cerebrospinale dei pazienti dai ricercatori britannici dell’università di Surrey in collaborazione con i colleghi dell’università del Texas e dei PrioCam Laboratories. I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Frontiers of Neurology, aprono scenari inediti per la ricerca di nuove terapie, svelando per la prima volta un sottile filo rosso che sembra unire la sclerosi multipla ad altre malattie neurodegenerative provocate da proteine mal ripiegate, come il Parkinson, l’Alzheimer e la sindrome di Creutzfeldt-Jakob. «I nostri risultati indicano che le proteine anomale presentano una struttura simile e potrebbero quindi avere un meccanismo patogenetico simile», spiega la ricercatrice Monique David di PrioCam. [...]
http://www.lastampa.it/2014/12/04/scienza/un-proteina-anomala-nuova-indiziata-della-sclerosi-multipla-KCPtAixOFY2FuiH3GnzgJM/pagina.html
la stampa.it – 5/12/2014
uno studio pubblicato sulle colonne di Nature , che ha evidenziato come i livelli di mercurio nel mare, fino a profondità di cento metri, siano triplicati. Il picco è stato registrato nelle acque più a nord dell’oceano Atlantico, dove c’è un flusso costante dalla superficie alle maggiori profondità. Le rilevazioni, effettuate per via indiretta nel corso di dodici crociere compiute in otto anni [...] Complessivamente, dunque, negli oceani ci sarebbe una quantità compresa tra sessanta e ottantamila tonnellate di metallo. Ma a preoccupare maggiormente i ricercatori è la stima che gli stessi aumenti riscontrati in un secolo e mezzo, potrebbero essere osservati entro il 2050. [..]
Difficile, di conseguenza, è realizzare una stima dei rischi per i pesci. [...] Una situazione che viene osservata con attenzione anche in Italia, dove nei primi sei mesi del 2014 ci sono stati sessanta sequestri di lotti di pesce contaminati oltre i valori consentiti: principalmente spada, tonno, smeriglio, verdesca, e palombo. «Questo non sorprende, però, perché la specie più esposta alla contaminazione chimica da mercurio è il pesce spada [...] Patrizia Cattaneo, direttore della scuola di specializzazione in ispezione degli alimenti di origine animale all’ università di Milano … http://www.lastampa.it/2014/12/05/scienza/ambiente/il-caso/triplicati-i-livelli-di-mercurio-nel-mare-UfN09d4SPe9PtWGaXB3uXK/pagina.html
http://www.nature.com/nature/journal/v512/n7512/full/nature13563.html
Nov
le scienze.it -27/11/2014
Risposte cliniche promettenti in pazienti con vari tipi di cancro sono state ottenuti grazie a terapie che mirano a risvegliare la risposta del sistema immunitario ai tumori. A riferirlo sono cinque nuovi studi pubblicati “Nature” che ampliano il numero dei tumori conosciuti che rispondono alle immunoterapie e aumentano le conoscenze sulle caratteristiche dei tumori che permettono di anticipare il livello di risposta dei tumori alle terapie. [...]
Thomas Powles e colleghi e Roy S. Herbst e colleghi: http://www.nature.com/nature/journal/v515/n7528/full/nature13904.html
Paul C. Tumeh e colleghi: http://www.nature.com/nature/journal/v515/n7528/full/nature13954.html
Mahesh Yadav e colleghi e Matthew M. Gubin e colleghi. http://www.nature.com/nature/journal/v515/n7528/full/nature14001.html
Nov
repubblica.it, 26/11/2014
… una task force internazionale nella prima mappa del Dna della “regina” delle piante ornamentali. Nel Dna delle orchidee, infatti, sono stati identificati i geni che contribuiscono a disegnare le forme eleganti dei suoi fiori, così come i geni che hanno favorito l’adattamento a condizioni climatiche estreme. Il risultato, pubblicato su Nature Genetics, si deve all’Orchid Genome Project, coordinata dai ricercatori Lai-Qiang Huang e Zhong-Jian Liu dell’università Tsinghua a Pechino.[...]
Nel Dna dell’orchidea Phalaenopsis equestris, i ricercatori hanno individuato oltre 2.900 geni contenenti le istruzioni per produrre proteine. Inoltre hanno individuato i cosiddetti geni Mads-box, che giocano un ruolo di primo piano nello sviluppo del fiore [...] http://www.repubblica.it/scienze/2014/11/26/news/mappato_il_dna_dell_orchidea_trovato_il_segreto_dei_loro_disegni-101481067/
Università di Tor Vergata