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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
Xla stampa.it – 11/9/2014, r. pizzolante
Coltivare in mezzo al mare per far fronte alla scarsità di terre disponibili. Potrebbe essere questa la nuova frontiera per nutrire il Pianeta. Al via un progetto italiano
Entro il 2050 la popolazione urbana mondiale toccherà quota sei miliardi, dicono le ultime previsioni dell’Onu. Con questi numeri i governi sono chiamati a una grossa sfida: produrre più cibo per garantire la sicurezza alimentare di tutti. [...]
E’ questa l’idea alla base di FLOAT – Floating Agricultural System, un sistema di coltivazione che si basa su unità modulari in grado di galleggiare in mare e produrre vegetali senza consumo di terra agricola, presentato il 21 luglio all’Università di Milano-Bicocca. Le serre, ancora un prototipo, utilizzano tecniche di coltivazione fuori suolo, come l’idroponia e l’acquaponia, e poggiano su strutture con tanto di passerelle che permettono la raccolta degli ortaggi.
“Stiamo lavorando sui materiali per rendere FLOAT adattabile a diverse condizioni meteorologiche”, spiega Idrees Rasouli, designer inventore di FLOAT e fondatore della X-CROP – Urban Agricultural Technologies Corporation. “Le unità saranno dotate di sistemi per la raccolta dell’acqua piovana e dell’energia solare per creare un habitat ideale per la crescita delle piante sul mare”.
La tecnologia sarà testata presso il MaRHE Center (Marine Research and Higher Education Center), il centro di ricerca e formazione sulla sostenibilità ambientale e sulla protezione della scogliera corallina dell’Università di Milano-Bicocca, attivo sull’isola di Maghodoo, alle Maldive. [...]
I test partiranno ad ottobre, speriamo di avere per Expo 2015 una piattaforma di produzione di vegetali alla Maldive”.
I vantaggi dei campi galleggianti sarebbero tanti. “La preservazione della poca terra disponibile e della sua biodiversità, la produzione di cibo fresco e a km zero, la riduzione delle importazioni e quindi dei trasporti e dei rifiuti”, continua Galli. … http://www.lastampa.it/2014/09/11/scienza/ambiente/il-caso/gli-ortaggi-del-futuro-cresceranno-negli-oceani-TAYwdoP0L0GjltIN15vVpJ/pagina.html
focus.it- 9/9/2014, m. ferrari
Un consorzio di ricerca internazionale è riuscito in un’impresa titanica: stendere il primo abbozzo del genoma del grano tenero, costituito da circa 106.000 geni (nell’uomo sono 20.000, nel riso quasi 50.000). Il lavoro, pubblicato da poche settimane sulla prestigiosa rivista scientifica Science, apre scenari importanti per il futuro dell’alimentazione umana e consentirà di migliorare la specie coltivata e di ottenere varietà che più rispondono alle nostre esigenze. [...] Nonostante l’adattabilità del grano tenero, la produzione, a causa di cambiamenti del clima, è diminuita del 5,5% dal 2000 al 2008, e in alcuni di questi anni non è stata sufficiente a soddisfare la domanda globale. [...]
Il Consorzio internazionale di sequenziamento del grano (IWGSC), forte di 1000 membri in 57 Paesi, ha, insieme ad altri gruppi di scienziati, pubblicato numerosi articoli che chiariscono quale sia la posizione dei geni, su quali cromosomi siano presenti e soprattutto quali siano le loro interazioni. Come cioè un tratto di DNA possa accenderne o spegnerne altri (per attivarli/disattivarli), in modo da rispondere a stimoli ambientali quali il freddo o la siccità. [...]
Antonio Michele Stanca, del CRA, Centro di ricerca per la genomica vegetale di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza); il gruppo di ricerca italiano: Faccioli, Colaiacovo, Stanca e Cattivelli, quattro ricercatori del CRA. [...] http://www.focus.it/scienza/scienze/ricerca-genetica-il-genoma-del-grano
Science 18 July 2014: Vol. 345 no. 6194
DOI: 10.1126/science.1251788
A chromosome-based draft sequence of the hexaploid bread wheat (Triticum aestivum) genome
The International Wheat Genome Sequencing Consortium (IWGSC)
An ordered draft sequence of the 17-gigabase hexaploid bread wheat (Triticum aestivum) genome has been produced by sequencing isolated chromosome arms. We have annotated 124,201 gene loci distributed nearly evenly across the homeologous chromosomes and subgenomes. Comparative gene analysis of wheat subgenomes and extant diploid and tetraploid wheat relatives showed that high sequence similarity and structural conservation are retained, with limited gene loss, after polyploidization. However, across the genomes there was evidence of dynamic gene gain, loss, and duplication since the divergence of the wheat lineages. A high degree of transcriptional autonomy and no global dominance was found for the subgenomes. These insights into the genome biology of a polyploid crop provide a springboard for faster gene isolation, rapid genetic marker development, and precise breeding to meet the needs of increasing food demand worldwide.
http://www.sciencemag.org/content/345/6194/1251788.abstract?sid=0e61c95f-2ab3-4838-8d76-24e7bf9785f4
Sep
la repubblica.it – 9/9/2014
Nel 2013 quindici milioni di cittadini hanno fatto la spesa dal contadino o nei mercati degli agricoltori
[...] Questa, secondo la Coldiretti, è la strategia degli italiani per salvaguardare l’ambiente. Il 30%, spiega l’associazione in una nota, ha acquistato prodotti locali nell’ultimo mese, in modo da evitare che ciò che finisce in tavola debba coprire grandi distanze con mezzi inquinanti. “Questi dati”, si legge nel comunicato, “fanno riferimento all’ultimo rapporto Eurobarometro relativo al 2014, e cadono in un momento particolare, con i nuovi malinconici record denunciati dall’Organizzazione meteorologica mondiale dell’Onu sull’emissione di gas serra” (http://www.repubblica.it/ambiente/2014/09/09/news/wmo_effetto_serra_record-95327694/). “L’inquinamento dell’aria”, sottolinea la Coldiretti, “è il principale problema ambientale per una maggioranza del 56% degli italiani, che nel 31% dei casi sostengono l’importanza di utilizzare mezzi pubblici al posto delle auto di proprietà”. [...] http://www.repubblica.it/ambiente/2014/09/09/news/acquisto_di_prodotti_locali_cos_un_italiano_su_tre_combatte_l_effetto_serra-95359167/
la stampa.it, 9/9/2014
Come è avvenuto il passaggio dall’inorganico all’organico? Come, in sostanza, ha avuto origine la vita? Un importante passo in avanti nelle nostre conoscenze è stato compiuto grazie a due fisici di Messina – Franz Saija, ricercatore dell’Istituto per i processi chimico-fisici del Consiglio nazionale delle ricerche di Messina (Ipcf-Cnr), e Antonino Marco Saitta, professore di Fisica all’Università Pierre e Marie Curie - che per la prima volta hanno riprodotto al computer il celebre esperimento di Stanley Miller, con il quale nel 1953 si dimostrò in laboratorio la possibilità di formare spontaneamente gli aminoacidi, le molecole base della vita. [...]
«Abbiamo simulato al computer il comportamento di una miscela di molecole semplici (acqua, ammoniaca, metano, monossido di carbonio, azoto), sottoponendola a intensi campi elettrici», spiega Saija. «L’effetto di tali scariche elettriche, dell’ordine dei 50 MV/cm, ha determinato la trasformazione delle molecole del sistema iniziale in altre via via più complesse fino alla comparsa della glicina, l’aminoacido più semplice in natura, considerato il “mattone fondamentale” per costruire peptidi e proteine».
Queste intense scariche elettriche simulano l’azione dei fulmini presenti nell’ambiente terrestre primordiale. Gli autori di questo lavoro, pubblicato questa settimana sulla rivista dell’Accademia delle scienze americana Pnas, hanno dimostrato ... http://www.lastampa.it/2014/09/09/scienza/cnr-ripodotti-al-computer-i-mattoni-della-vita-ZDDTR5B9Mc3kvuHrVyPPSM/pagina.html http://www.lescienze.it/news/2014/09/09/news/esperimenti_miller_origine_vita_campo_elettrico_guanina_rna-2277589/ http://www.pnas.org/content/early/2014/09/03/1402894111
Università di Tor Vergata