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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XJun
radiotrescienza – 25/6/2014. ore 11.30
La scienza in Sud America sta vivendo un momento di grande vivacità. Gli enti di ricerca e i poli di eccellenza finanziati con soldi pubblici e privati sono sempre più numerosi. Eppure le vicende politiche di alcuni di questi paesi farebbero pensare ad altri scenari. Cile, Argentina, Colombia e Brasile erano considerate la periferia della scienza solo qualche anno fa. Come sono arrivate oggi a ritagliarsi un ruolo da protagoniste? Ne parliamo con Davide Castelvecchi, news online editor di Nature.
Torneremo poi a Copenhagen, dove il giornalista scientifico Luca Tancredi Barone ci aggiorna sulle conferenze dell’Euroscience Open Forum – ESOF 2014.
riascoltabile: http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/PublishingBlock-aaee447d-8a68-46e9-b13f-43525399e0d8-podcast.html
la repubblica.it – 23/672014
Obama istituisce l’unità Pollinator Health per combattere la morìa negli alveari (popolazione diminuita del 23%), una delle architravi dell’ecosistema planetario
La Task Force è stata incaricata di sensibilizzare il pubblico americano e creare partnership tra pubblico e privato sulla difesa del laborioso insetto [...]
L’annuncio arriva sulla scia di dati impressionanti: lo scorso inverno la popolazione delle api è diminuita negli Usa del 23%. Le implicazioni sono enormi per agricoltori e consumatori: Sono almeno 90 i raccolti negli Stati Uniti che dipendono dall’impollinazione delle api e un quarto del cibo consumato dagli americani: frutta, noci, verdura. Le api hanno un profondo impatto economico: contribuiscono per oltre 24 miliardi di dollari all’economia americana. [...] Alla task force, composta di rappresentanti di 15 ministeri compresi il Dipartimento di Stato e della Difesa, è stato chiesto di studiare l’impatto delle sostanza chimiche in agricoltura. E tuttavia Obama non ha ordinato il bando dei neonicotinoidi, un insetticida chimicamente simile alla nicotina sul banco degli imputati, come hanno già fatto l’Unione europea e alcune autorità locali. “L’annuncio non va abbastanza avanti”, ha protestato [...] http://www.repubblica.it/ambiente/2014/06/23/news/usa_una_task_force_per_proteggere_le_api-89799343/
Jun
il corriere della sera.it – 20/6/2014, c. de leo
Arriva in Italia Csmon-Life (http://ec.europa.eu/environment/life/project/Projects/index.cfm?fuseaction=search.dspPage&n_proj_id=4938&docType=pdf) , il progetto di Citizen science monitoring nato oltre oceanoe già attivo in diversi Paesi del vecchio continente (Gran Bretagna, Germania e Svezia sono le capofila) grazie al finanziamento di Life+, il fondo per l’ambiente dell’Unione europea. «Insieme ai cittadini riusciremo a contribuire alla scoperta e alla tutela della nostra biodiversità», spiega Stefano Martellos, dell’Università di Trieste, coordinatore del progetto. [...] Il progetto punta a promuovere la collaborazione tra ricercatori, amministrazioni pubbliche e cittadini su scoperta, monitoraggio e protezione della biodiversità, e di fare sì che le informazioni raccolte vengano usate per lo sviluppo di politiche ambientali condivise. A partecipare, tra gli altri, l’Università di Trieste e gli atenei romani La Sapienza e Tor Vergata, l’Agenzia dei parchi del Lazio, il Cts e l’Istituto agronomico mediterraneo di Bari. «Il nostro obiettivo è mettere su una rete di almeno duemila citizen scientist, con almeno 20 mila dati raccolti», spiega Martellos. «E man mano che andiamo avanti vorremo allargare il progetto su scala nazionale con almeno 200 mila cittadini con cui realizzare una mappa distributiva per ciascuna delle specie bersaglio nella zona di indagine». [...] Ma chi sono i citizen scientist? [...] http://www.corriere.it/scienze/14_giugno_19/cittadini-campo-anche-italia-salvare-biodiversita-28ef9df4-f7cd-11e3-8b47-5fd177f63c37.shtml
Jun
radiotrescienza 23/6/2014
Dopo lunghe trattative l’Unione Europea ha deciso: gli stati membri potranno scegliere autonomamente se coltivare organismi geneticamente modificati oppure no. Un compromesso che sembra non aver accontentato quasi nessuno. Ma perché il dibattito sugli OGM è ancora così acceso e le parti ancora così distanti? Lo chiediamo al biologo Roberto Defez, autore di Il caso OGM, appena uscito per Carocci editore nella nuova collana Città della scienza.
Ci sposteremo poi a Copenhagen che ospita lo Euroscience Open Forum – ESOF 2014. Il giornalista scientifico Luca Tancredi Barone intervista per noi dalla capitale danese Fabiola Gianotti, fisica, responsabile dell’esperimento http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-66b3ef27-9b71-4df5-83b8-a776ecfea8f0.html
riascoltabile : http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/PublishingBlock-aaee447d-8a68-46e9-b13f-43525399e0d8-podcast.html
Università di Tor Vergata