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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XJan
La Stampa.it – 29/1/2014 -tuttoscienze,
andrea grignolio – Università “Sapienza” di Roma
Il dibattito lanciato da “Nature”: nuove regole per le società del XXI secolo
Da alcuni mesi in Europa è in corso un importante dibattito sulla necessità di sviluppare il dialogo tra scienziati e decisori politici. In un editoriale della rivista «Nature», intitolato «Guarda oltre agli spiccioli», si suggeriva ai governanti che devono operare dolorosi ma inevitabili tagli ai servizi sociali, specie quelli sanitari, di utilizzare il metodo della medicina basata sulle prove d’efficacia. L’idea era di prendere esempio dall’Ufficio gestione e bilancio della Casa Bianca, che svolge un servizio di consulenza per il Presidente degli Stati Uniti [...] A febbraio e settembre altri due articoli su «Nature» a firma di Lynn Dicks e Ian Boyd, due consulenti scientifici del governo britannico, sottolineavano come nel loro Paese su Ogm e pesticidi si fosse aperto un dibattito di pure opinioni e inutile allarmismo, come quello che ipotizzava la tossicità di alcuni pomodori Ogm o l’imminente estinzione delle api, senza che nessuno si fosse premurato di controllare i dati della letteratura scientifica sull’argomento [...] Vorrei aggiungere una proposta pratica. Gli scienziati invitino nei laboratori i politici e sappiano loro mostrare sul campo i meccanismi classici di validazione delle prove, dal doppio cieco alla valutazione statistica dei risultati sino alla loro replicabilità («Nature» suggeriva ai politici di imparare 20 concetti per saper valutare, spesso controintuitivamente, le ricerche scientifiche …. http://www.lastampa.it/2014/01/29/scienza/tuttoscienze/dalla-sanit-al-fisco-i-metodi-di-laboratorio-aiutano-la-politica-ruWDEYfMb9Ukn5eVrouslK/pagina.html
Jan
la stampa.it – 29/1/2014, tuttoscienze valentina arcovio
Progetto d’avanguardia premiato dall’Europa
«Il mio obiettivo non è quello di curare le malattie genetiche con le staminali, ma di usare queste cellule come avatar delle patologie in modo da capire come sconfiggerle». E’ così che Giuseppe Testa, direttore del laboratorio di Epigenetica delle Cellule Staminali dell’Istituto Europeo di Oncologia, spiega il suo progetto «Disease Avatars», che ha vinto un finanziamento di circa 2 milioni di euro nell’ambito della prima edizione del «Consolidator Grant in Life Science» dell’European Research Council.
Si tratta di un bando che si rivolge a una nuova fascia di ricercatori: giovani, ma con un curriculum già eccellente e soprattutto con idee che rappresentano la «frontier science» in Europa. Testa e i «Disease Avatars» sono rientrati appieno nel profilo del bando europeo. Il progetto del ricercatore è affascinante: si basa sull’idea di usare le staminali non come cura, bensì come «cavia perfetta» per studiare nuove terapie contro alcune malattie gravi. «Per ottenere gli avatar delle malattie – dice Testa – useremo la tecnica di riprogrammazione cellulare [...] http://www.lastampa.it/2014/01/29/scienza/tuttoscienze/costruisco-avatar-dalle-staminali-per-capire-le-malattie-del-cervello-L1QTS5ga1hPWGuoBeiEwpM/pagina.html
Jan
Panorama.it – 28/1/2014, daniela mattalia
La neuromielite ottica (o sindrome di Devic) è una malattia non diffusa, dieci volte meno frequente della sclerosi multipla (alla quale è stata a lungo assimilata, ora si è visto che è una patologia a sé) ma è molto più grave. Implacabile nei suoi attacchi e nella sua progressione, nel giro di pochi anni compromette il nervo ottico e quindi la vista, e la capacità di movimento, fino alla paresi.
Finora non aveva una terapia efficace, ma oggi c’è una speranza concreta di poterne bloccare l’evoluzione grazie al trapianto di midollo osseo da donatore (detto anche trapianto di cellule staminali ematopoietiche) sperimentato con successo all’Irccs San Raffaele di Milano (e pubblicato su Annals of neurology). A effettuare l’intervento su due pazienti, per la prima volta al mondo, è stata l’équipe guidata da Giancarlo Comi, direttore del dipartimento di neurologia, e da Fabio Ciceri, direttore dell’unità di ematologia e trapianto di midollo osseo dell’ospedale milanese.
A causare la neuromielite ottica, malattia autoimmune, è un anticorpo chiamato aquaporina 4 [...] http://scienza.panorama.it/neuromielite-trapianto-san-raffaele
Jan
Panorama.it – 29/1/2014 (Adnkronos Salute) -
Il colesterolo buono o Hdl, che normalmente aiuta a mantenere le arterie sane e agevola il buon funzionamento del cuore, ha però anche un lato negativo. Se i suoi livelli diventato anomali portano allo sviluppo di un blocco dei vasi sanguigni, e aumenta così il rischio di attacchi di cuore. A svelare l’altra faccia delle medaglia di un baluardo della salute, è una ricerca della Cleveland Clinic (Usa) pubblicata su Nature Medicine. http://scienza.panorama.it/salute/Salute-rischio-danni-al-cuore-anche-da-eccessi-colesterolo-buono
Il corriere della sera.it 29/1/2014 - http://www.corriere.it/salute/cardiologia/14_gennaio_27/anche-colesterolo-buono-in-certi-casi-puo-danneggiare-cuore-2a053a5a-875c-11e3-b7c5-5c15c6838f80.shtml
uno studio su 627 soggetti durato cinque anni e pubblicato sulla rivista Nature Medicine
http://www.nature.com/nm/journal/vaop/ncurrent/full/nm.3459.html
Università di Tor Vergata