Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
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La Stampa, 13/1/2014
La scoperta apre la strada a un nuovo modo non invasivo di modulare l’attività celebrale
… un nuovo studio svela che gli ultrasuoni sono in grado di modulare l’attività del cervello umano, per aumentare la percezione sensoriale.
Gli scienziati del Virginia Tech Carilion Research Institute (Usa) hanno dimostrato che “bombardare“con gli ultrasuoni una specifica regione del cervello può infatti potenziare le prestazioni di questo tipo.
Lo studio, pubblicato online su Nature Neuroscience, fornisce la prima dimostrazione pratica che ultrasuoni transcranici a bassa intensità e focalizzati sono in grado di modulare l’attività del cervello umano per regalare super-prestazioni.
«Gli ultrasuoni hanno un grande potenziale nella mappatura della connettività del cervello umano – spiega William Jamie Tyler assistente al Virginia Tech Carilion Research Institute, che ha condotto lo studio – Così abbiamo deciso … http://www.lastampa.it/2014/01/13/scienza/ultrasuoni-al-cervello-per-prestazioni-da-supereroi-PA8OATDfopLUBOUapOS7nN/pagina.html
Jan
La Stampa.it – 10/1/2014, alessia de luca
In tutto il mondo sono oltre 4oo le “cliniche” che offrono l’assistenza. L’obiettivo è garantire la sussistenza a milioni di famiglie in difficoltà
[...] Quello di ‘medici delle piante’ non è un titolo riconosciuto, ma il nome che il Centro per l’agricoltura e le bioscienze Cabi ( http://www.cabi.org/ )con base in Gran Bretagna, attribuisce a circa un migliaio di esperti che ha contribuito a formare, con la collaborazione dei governi locali, nell’ambito del programma Plantwise ( http://www.plantwise.org/ ) . Dal 2010 ad oggi, Plantwise ha allestito 413 cliniche delle piante in 31 paesi. Dall’Afghanistan all’Honduras e ancora in India, Sierra Leone e Repubblica Democratica del Congo, questi centri per la cura delle piante negli ultimi tre anni sono spuntati come funghi, in alcuni dei paesi con il minor reddito pro capite al mondo.L’idea è semplice ma efficace: parte dal presupposto che ancora oggi circa un miliardo di persone al mondo sono soggette a insicurezza alimentare cronica e più di 800 milioni soffrono la fame. E questo, mentre oltre il 40% delle coltivazioni nei paesi poveri vengono distrutte da agenti esterni (parassiti e epidemie) o pesticidi. Quindi, ridurre anche solo dell’1% le perdite nei raccolti, significa garantire a milioni di famiglie la sussistenza di base. [...] Inoltre, le cliniche delle piante presenti sul territorio contribuiscono ad alimentare un database online e a monitorare eventuali ‘focolai’ di nuove epidemie dei vegetali, come il micidiale Cassava brown streak virus disease (Cbsd) noto anche come la ‘peste della Cassava’ che in Africa Orientale e la Regione dei Grandi Laghi, secondo dati dell’Istituto internazionale per l’agricoltura tropicale ha causato nelle peggiori epidemie, la perdita di circa il 70% dei raccolti. http://www.lastampa.it/2014/01/10/scienza/ambiente/il-caso/anche-le-piante-hanno-i-loro-dottori-cos-si-curano-i-frutti-della-terra-ZjqgthEnOXBdaPTRyyqseK/pagina.html
La Stampa.it – 10/1/2014 – tuttoscienze
Si sta accorciando ma rimane comune importante e non si perderà
A far rientrare l’allarme sulla possibile scomparsa del cromosoma Y legato al sesso maschile, rilanciata in passato da alcuni lavori, è lo studio dell’Università di Berkeley, pubblicato su Plos Genetics. La ricerca ha dimostrato che i geni del cromosoma Y, nonostante la riduzione delle dimensioni del cromosoma dovute al degrado causato dalla sua evoluzione che procede ad un ritmo molto più elevato rispetto a quello degli altri cromosomi, sono importanti e continueranno a conservarsi ancora. [...] secondo l’autore dello studio, Wilson Sayres «è vero che il cromosoma Y ha perso diversi geni, ma poi nelle generazioni si è stabilizzato». Nessun rischio quindi, per ora, di estinzione. http://www.lastampa.it/2014/01/10/scienza/il-cromosoma-y-non-scomparir-maschi-salvi-hTbwAEqhNYDw84J5pkAVOP/pagina.html
Jan
La Stampa.it 10/1/2013 – tuttogreen, simona regina
Il commissario Ciolos: «Sono ecosistemi fondamentali, vanno gestite bene» … Il documento che sintetizza la nuova strategia ricorda l’importanza socio-economica, spesso sottovalutata, delle foreste. Rappresentano infatti l’habitat naturale per diverse specie di animali e piante (alcune delle quali protette), giocano un ruolo fondamentale nel mitigare i cambiamenti climatici e offrono considerevoli benefici alla società: contribuendo, per esempio, alla salute dei cittadini e alla vitalità del settore turistico. Inoltre costituiscono la più importante fonte di energia rinnovabile: la biomassa forestale soddisfa infatti circa la metà del consumo totale di energia rinnovabile in UE. … Anche per questo, dunque vanno salvaguardate, [...] adottando alcune delle azioni proposte nella EU Strategy on Adaptation to Climate Change http://ec.europa.eu/clima/policies/adaptation/what/docs/com_2013_216_en.pdf ) e nel Green Paper on Forest Protection and information ( http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2010:0066:FIN:EN:PDF). In UE le foreste crescono. Un dato positivo evidenziato riguarda il tasso di crescita del patrimonio verde in Europa, in controtendenza con quanto riscontrato a livello globale: negli ultimi dieci anni è aumentato infatti dello 0,4% ogni anno, grazie anche ad azioni di rimboschimento. A tal proposito la nuova strategia prevede l’istituzione dell’European Forest Bureau Network e di un sistema di raccolta dati coordinato a livello europeo per monitorare il patrimonio forestale. La Commissione si impegnerà inoltre a far conoscere agli stati membri le buone pratiche affinchè possano ispirare azioni intelligenti per una migliore governance di boschi e foreste. http://www.lastampa.it/2014/01/10/scienza/ambiente/inchiesta/pi-competitivit-servizi-e-lavoro-la-nuova-strategia-ue-per-le-foreste-Fp24IVyKMPUcailXbh6jOK/pagina.html
Università di Tor Vergata