Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XMay
Le Monde
14/05/2013
Des experts intemationaux veulent lancer un plan d’action contre la maladie, qui gagne le centre du continent [...] Culture des pauvres, le manioc constitue un aliment de base pour 25o millions d’Africains
May
La Stampa del 12/05/2013
Roberto Giovanni
la biodiversità di cui il prossimo 22 maggio si festeggia la Giornata mondiale proclamata dal l’Onu è una cosa semplice e preziosa [...]
come ha scritto l’Ocse non certo un’organizzazione ambientalista ultras nel suo recente rapporto «Environmental
Outlook to 2050», «il degradarsi del capitale naturale del nostro pianeta rischia di mettere in pericolo i progressi
fatti nel miglioramento del tenore di vita dalla rivoluzione industriale a oggi». Per gli iperortodossi economisti dell’organizzazione dei paesi più industrializzati occorre «una drastica inversione di rotta dei modello tradizionale».
May
Da Dossier Medicina del Corriere della Sera del 12/05/2013
Elena Meli
Andrea Di Salvo
Alias – Inserto del Manifesto di domenica 12 maggio 2013
Stefano Mancuso e Alessandra Viola, Verde brillante Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale (Giunti, pp.140,e 14.00)
[...]Fin oltre le soglie dell’illuminismo e dell’affermarsi del metodp scientifico, si faticava ancora a imporsi nella comunità scientifica l’idea di un’intelligenza delle piante prospettata nel lavoro del Darwin botanico sulle piante insettivore (che si nutrono quindi di altri organismi) e in quello che indagava li potere del movimento nelle piante. Ripercorrere per grandi balzi le tappe di questa vicenda di sottostima e disconoscimenti serve anche per megliodelineare le coordinate e le implicazioni più attuali di un radicale cambio di prospettiva cui inducono le più recenti
acquisizioni della biologia vegetale. Come propone il volume a due mani di Stefano Mancuso e Alessandra Viola, Verde brillante Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale (Giunti, pp.140, ? 14.00). Qui si analizzano dal punto di vista della risposta vegetale all’evoluzione i complessi meccanismi e i sofisticati sistemi di comunicazione tra piante e tra piante e animali [...] vengono rintracciati i fattori culturali condizionanti di uno sguardo fin qui perlopiù incapace di concepire intelligenze diverse dalle nostre. Pur perdurando una grande ignoranza di questo universo (conosciamo appena il 5-10% delle specie vegetali presenti sulla terra e comunque da esse deriviamo il 95% di tutti i principi medicinali noti) e dei meccanismi che lo regolano, deve oramai farsi strada la consapevolezza che la terra è un ecosistema dove le piante rappresentano da sole oltre il 99,5 % di tutto quanto è vivo …
Università di Tor Vergata