Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
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Mare plasticum
Radiotre scienza del 2/5/2013 -
Frammenti minuscoli di plastica che galleggiano nel mezzo dell’Oceano Pacifico. Nessuno sa esattamente quanto misura, ma il “settimo continente” continua a raccogliere la plastica prodotta nei decenni dai paesi di tutto il mondo, con potenziali gravi danni per l’ambiente, come racconta Roberto Danovaro, direttore del Dipartimento di scienze della vita e dell’ambiente dell’università politecnica delle Marche. E qualcuno nel frattempo, per richiamare l’attenzione sul problema, ha pensato di fare della gigantesca isola di plastica uno stato, come ci spiega Cristina Finucci, architetto e artista, ideatrice di Garbage patch state.
riascoltabile :
Uno stato di plastica: http://www.garbagepatchstate.org/
Una lettura: Cassandra Phillips, Charles Moore, L’Oceano di Plastica, Feltrinelli 2013
Qui la sinossi: http://www.lafeltrinelli.it/products/9788807172496/L%27oceano_di_plastica/Cassandra_Phillips.html
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Così crollò la prima civiltà continentale dei signori dell’agricoltura, 4500 anni fa. Trentanove scheletri possono bastare per riscrivere la storia degli europei? Wolfgang Haak, genetista della University of Adelaide, in Australia, è convinto di sì. Sequenziando il Dna di questo […]
May
Finiscono nei fiumi e distruggono il biofilm che vive su rocce e ciottoli, indispensabile per la salute dei corsi d’acqua.
[...] E’ ormai noto che inquinanti da farmaci e cosmetici (i cosiddetti Ppcp, Pharmaceuticals and Personal Care Pollutants) sono presenti nelle acque in concentrazioni sempre maggiori. Con gravi conseguenze – diverse ricerche stanno studiando i loro effetti sul metabolismo degli esseri viventi – per la salute dei fiumi di tutto il mondo e per la catena alimentare della flora e della fauna.
Nello specifico, uno studio del Cary Institute of Ecosystem Studies di Millbrook (pubblicato sulla rivista Ecological Applications) guidato da Emma Rosi-Marshall, ha evidenziato che antibiotici, analgesici, stimolanti e antistaminici distruggono il sottile e fragile ecosistema (biofilm) che vive sulla superficie delle rocce e dei sassi sui fiumi. [...] Dall’analisi – i ricercatori, con l’aiuto dei colleghi dell’Indiana University e della Loyola University di Chicago hanno sottoposto a valutazione le acque di diversi canali negli Stati di New York, Maryland e Indiana – emerge che le conseguenze maggiori sono generate dall’antistaminico difenidramina: questa sostanza riduce del 99 per cento l’attività di fotosintesi delle alghe…
May
Nell ipotalamo la durata della vita
La ricerca condotta dall’Albert Einstein College di medicina di New York, coordinato da Donsheng Cai e pubblicata sulla rivista Nature, potrebbe aprire nuove strade sulla possibilità di controllare molte malattie legate all’avanzare degli anni. [...] la zona [centrale del cervello] […]
Università di Tor Vergata