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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XMay
Tra meno di dieci anni rischia di sparire per sempre, minacciata dai coloni che la stanno disboscando
«Bosawas puede desaparecer» (Bosawas può sparire): è il grido d’allarme, e di aiuto, della comunità indigena dei Mayangna (alla quale il governo del Nicaragua ha riconosciuto il pieno diritto legale delle proprie terre nel 2007), attraverso il loro presidente Arisio Genaro, che ha divulgato un apposito e inquietante documento sulla distruzione di questo paradiso. La necessità di arginare i coloni e la deforestazione selvaggia è dunque una priorità e uno studio dell’Unión Nacional de Agricultores y Ganaderos, della Cooperación Alemana en Nicaragua, dell’Unione Europea e dell’Oxfam fotografa molto bene l’urgenza ambientale [...]
Descritta dall’Unesco come un patrimonio biologico globale, la riserva della biosfera di Bosawas è la più grande foresta tropicale dell’America centrale ed è situata al confine tra Nicaragua e Honduras. I due milioni di ettari di terra di questa riserva ospitano 150 mila specie di insetti, rare specie di giaguari, aquile, coccodrilli, scimmie ragno del Centro America e gli ultimi esemplari di tapiro di Baird (la più grande tra le specie di tapiri americani)…
May
Mare plasticum
Radiotre scienza del 2/5/2013 -
Frammenti minuscoli di plastica che galleggiano nel mezzo dell’Oceano Pacifico. Nessuno sa esattamente quanto misura, ma il “settimo continente” continua a raccogliere la plastica prodotta nei decenni dai paesi di tutto il mondo, con potenziali gravi danni per l’ambiente, come racconta Roberto Danovaro, direttore del Dipartimento di scienze della vita e dell’ambiente dell’università politecnica delle Marche. E qualcuno nel frattempo, per richiamare l’attenzione sul problema, ha pensato di fare della gigantesca isola di plastica uno stato, come ci spiega Cristina Finucci, architetto e artista, ideatrice di Garbage patch state.
riascoltabile :
Uno stato di plastica: http://www.garbagepatchstate.org/
Una lettura: Cassandra Phillips, Charles Moore, L’Oceano di Plastica, Feltrinelli 2013
Qui la sinossi: http://www.lafeltrinelli.it/products/9788807172496/L%27oceano_di_plastica/Cassandra_Phillips.html
May
Così crollò la prima civiltà continentale dei signori dell’agricoltura, 4500 anni fa. Trentanove scheletri possono bastare per riscrivere la storia degli europei? Wolfgang Haak, genetista della University of Adelaide, in Australia, è convinto di sì. Sequenziando il Dna di questo […]
May
Finiscono nei fiumi e distruggono il biofilm che vive su rocce e ciottoli, indispensabile per la salute dei corsi d’acqua.
[...] E’ ormai noto che inquinanti da farmaci e cosmetici (i cosiddetti Ppcp, Pharmaceuticals and Personal Care Pollutants) sono presenti nelle acque in concentrazioni sempre maggiori. Con gravi conseguenze – diverse ricerche stanno studiando i loro effetti sul metabolismo degli esseri viventi – per la salute dei fiumi di tutto il mondo e per la catena alimentare della flora e della fauna.
Nello specifico, uno studio del Cary Institute of Ecosystem Studies di Millbrook (pubblicato sulla rivista Ecological Applications) guidato da Emma Rosi-Marshall, ha evidenziato che antibiotici, analgesici, stimolanti e antistaminici distruggono il sottile e fragile ecosistema (biofilm) che vive sulla superficie delle rocce e dei sassi sui fiumi. [...] Dall’analisi – i ricercatori, con l’aiuto dei colleghi dell’Indiana University e della Loyola University di Chicago hanno sottoposto a valutazione le acque di diversi canali negli Stati di New York, Maryland e Indiana – emerge che le conseguenze maggiori sono generate dall’antistaminico difenidramina: questa sostanza riduce del 99 per cento l’attività di fotosintesi delle alghe…
Università di Tor Vergata