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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
Xle scienze.it – 11/12/2017 - Anna Meldolesi/CRISPerMania
Correggere tre malattie genetiche senza cambiare neppure una lettera del DNA. Può sembrare impossibile ma per riuscirci è bastato far incontrare le due tendenze più calde della ricerca in biomedicina. Una è la tecnica CRISPR, che consente di intervenire in modo mirato sui geni bersaglio grazie all’utilizzo di una macchina molecolare programmabile. L’altra è l’epigenetica, ovvero lo studio delle modificazioni chimiche che influiscono su accensione e spegnimento dei geni anziché sulla successione delle loro lettere.
Da questa unione è nato un approccio che può essere chiamato editing epigenetico, perché le correzioni sono precise e puntuali come nella lavorazione editoriale di un testo (l’editing appunto), e perché avvengono a un livello che sta al di sopra di quello genetico (epi-genetico).
La prima dimostrazione in assoluto che è possibile modificare le caratteristiche fisiche di un animale preservando l’integrità del suo DNA è stata appena pubblicata sulla rivista “Cell” da un gruppo del Salk Institute for Biological Studies.
La strategia messa a punto da Juan Carlos Izpisua Belmonte e colleghi prevede di utilizzare come vettori dei virus adeno-associati e di veicolare separatamente gli ingredienti di base per l’editing, …
http://www.lescienze.it/news/2017/12/11/news/crispr_epigenetica_dna_integro-3785818/
http://www.cell.com/cell/fulltext/S0092-8674(17)31247-3
Dec
Ciao Francesco
Giovedì 07-12-2017 è venuto a mancare Francesco Autuori uno dei fondatori dell’Università di Tor Vergata.
Francesco Autuori è stato Professore Ordinario di Citologia ed Istologia presso il Dipartimento di Biologia dalla sua fondazione fino all’AA 2009-2010, anno del suo pensionamento. Francesco Autuori è stato per 12 anni Direttore del Dipartimento di Biologia contribuendo in modo fondamentale al suo sviluppo.
Ha frequentato il Liceo Classico presso il Collegio dei Gesuiti di Villa Mondragone per poi laurearsi in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Padova e successivamente specializzandosi in Ostetricia e Ginecologia. Trasferitosi da Camerino, dove svolgeva la professione di ostetrico, a Roma decise di abbandonare la medicina e intraprendere l’attività di ricerca scientifica in biologia cellulare in ambito accademico.
Tutti lo ricordano per il suo carattere sanguigno, verace, intransigente maestro, ma soprattutto per la sua onestà intellettuale e l’attaccamento al mondo Universitario.
Un esempio da seguire per la sua passione per la ricerca, la dedizione al Dipartimento e per l’insegnamento, indimenticabili le sue lezioni e l’affetto per gli studenti e gli allievi.
A tutti noi ha insegnato qualcosa di importante e soprattutto l’appartenenza!
Grazie Francesco per quanto hai fatto ti ricorderemo sempre con grande affetto e rispetto.
Alla famiglia e in particolare al figlio Marcello e a sua moglie le nostre più sentite condoglianze.
Dec
la repubblica.it, 5/12/2017 – salute, v. pini
… Sono 306 gli ospedali italiani ‘amici delle donne’, premiati con i Bollini rosa dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) per il biennio 2017-2018. Specialità cliniche dedicate alle principali patologie femminili, ma anche percorsi diagnostico-terapeutici e servizi dedicati alla prevenzione. [...]
Per passare ‘l’esame’ gli ospedali candidati dovevano rispondere a diversi criteri di valutazione: la presenza di aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e l’offerta di servizi rivolti all’accoglienza e presa in carico della paziente, come la telemedicina, la mediazione culturale, l’assistenza sociale. …
http://www.repubblica.it/salute/medicina/2018/01/05/news/i_migliori_ospedali_a_misura_di_donna_sono_306_ma_in_molti_non_si_fanno_ancora_valutare-182986553/
la scienze.it, 5/12/2017
Ma come fa la mente umana ad avere un controllo preciso e flessibile degli intervalli di tempo in cui svolgere un compito? Ora un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology propone sulle pagine di “Nature Neuroscience” un nuovo modello di come il cervello sovraintende alle attività che richiedono una precisa tempistica.
http://www.lescienze.it/news/2017/12/05/news/neuroni_tengono_tempo-3779826/
https://www.nature.com/articles/s41593-017-0028-6
Università di Tor Vergata