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antibiotici-5899-kl0E-U10901264952467Wb-1024x576@LaStampa.it la stampa.it 20/10/2016 - salute, n. panciera La minaccia per la nostra salute è diventata così urgente da spingere l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ad occuparsene, lo scorso settembre. I 193 Stati membri hanno firmato un documento congiunto sulle linee guida mondiali per la lotta alla resistenza antimicrobica, definita «la più grande minaccia alla medicina moderna». La resistenza da parte di alcuni batteri agli antibiotici è un fenomeno preoccupante che ha fatto parlare di ritorno agli anni bui della medicina, [...] L’Europa da tempo si è mossa per combattere il fenomeno, con l’istituzione della Giornata europea degli Antibiotici e con la pubblicazione di un documento di carattere politico e strategico che sostiene la visione dell’approccio «One Health» (http://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2016/06/17-epsco-conclusions-antimicrobial-resistance/ ), la necessità di un Piano nazionale di contrasto all’antibiotico-resistenza per tutti i Paesi, che riguardi tanto gli esseri umani quanto gli animali, dal momento che in larga parte alla base della resistenza agli antibiotici vi è il loro uso nella profilassi veterinaria e addirittura l’uso non terapeutico negli animali da allevamento, per promuoverne la crescita, nonostante quanto ciò sia stato ufficialmente proibito dall’Europa nel 2006. [...] -il rapporto della commissione indipendente britannica, guidata dall’economista Jim O’Neill, dal titolo «Review on Antimicrobial Resistance»: https://amr-review.org/ - il rapporto annuale dell’European Center for Diseases Control (ECDC) (http://ecdc.europa.eu/en/healthtopics/antimicrobial-resistance-and-consumption/antimicrobial-consumption/esac-net-database/Pages/database.aspx) redatto con i dati del sistema di sorveglianza Esac-Net dell’Unione Europea, il nostro paese è ai primi posti in Europa per consumo di antibiotici e, con il loro uso, anche la resistenza aumenta. In Italia le infezioni correlate all’assistenza o intra-ospedaliere colpiscono ogni anno circa 284.000 pazienti (dal 7% al 10% dei pazienti ricoverati) causando circa 4.500-7.000 decessi. Le più comuni infezioni sono polmonite (24%) e infezioni del tratto urinario (21%). ... http://www.lastampa.it/2016/10/20/scienza/benessere/resistenza-agli-antibiotici-lonu-e-leuropa-pensano-a-piani-globali-per-contrastarla-7SDz8DdfAG8J4V5JYvyNAO/pagina.html
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cellula-staminale-300x188 popular science.it, 20/10/2016 Migliorare e accelerare il recupero delle funzioni cerebrali compromesse da ictus grazie ad un trapianto di cellule staminali neurali. A sostenerlo è una ricerca dell’Unità di Neuroimmunologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano, appena pubblicata sul Journal of Neuroscience e condotta su modelli animali. [...] “Le staminali neurali – spiega Gianvito Martino, direttore scientifico del San Raffaele e coordinatore dello studio – si sono evolute per reagire in modo adattativo ai bisogni dell’organismo, ovvero al microambiente con cui entrano in contatto. A seconda del tipo di malattia neurologica, e quindi del tipo di danno presente nel tessuto, queste staminali entrano in azione in modo diverso, con un meccanismo definito plasticità terapeutica”. ... http://www.popsci.it/ictus-limitare-i-danni-con-trapianto-di-staminali-neurali.html http://jneurosci.org/content/36/41/10529
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123607006-719cd059-3af2-4c76-be63-0fc8745e951b   le scienze.it - 19/10/2016 I cebi barbuti (Sapajus libidinosus) che vivono allo stato selvatico nel parco nazionale di Serra da Capivara, in Brasile, rompono deliberatamente delle pietre, producendo schegge che hanno caratteristiche molto simili alle schegge prodotte dai primi ominidi dell'età della pietra. Questa attività è stata documentata da un gruppo di ricercatori dell'Università di Oxford e dell'Università di San Paolo, in Brasile, che suggeriscono in un articolo su “Nature” che la scoperta può essere lo spunto per affinare i criteri di identificazione dei reperti litici prodotti intenzionalmente dai primi ominidi. ... http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature20112.html http://www.lescienze.it/news/2016/10/19/news/cebi_scheggie_litiche_intenzionali_ominidi_eta_della_pietra-3276952/
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popular science.it - 17/10/2016 (Reuters Health) – Mappare e descrivere ogni cellula dell’organismo in base al tessuto o all’organo a cui appartiene per realizzare un atlante, come si fa per le specie animali o vegetali. È il progetto lanciato il 14 ottobre che impiegherà scienziati di tutto il mondo per circa 10 anni. La ricerca è coordinata da un team del Broad Institute del MIT (Massachusetts Institute of Technology) e dell’Università di Harvard, negli Stati Uniti e dal Sanger Institute and Wellcome Trust, in Inghilterra. Il piano è però quello di cercare collaboratori e fondi in tutto il mondo per rendere l’atlante gratuito e accessibile a tutti gli scienziati. In questo modo, i ricercatori potranno capire meglio come si sviluppano il corpo umano e le malattie. Le cellule, infatti, sono fondamentali per comprendere la biologia delle patologie, ma gli scienziati non sanno ancora bene quante tipologie esistano e come differiscono da organo a organo, ha dichiarato un leader del progetto. “L’atlante delle cellule umane è l’inizio di una nuova era nella comprensione di questo mondo”, ha sottolineato Sarah Teichmann, capo della genetica cellulare al Britain’s Sanger Institute. “Scopriremo nuove tipologie di cellule, troveremo in che modo cambiano nel tempo durante lo sviluppo o in corso di una patologia e capiremo meglio la biologia”, ha spiegato. ... http://www.popsci.it/scienziati-al-lavoro-per-creare-latlante-delle-cellule-umane.html