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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
Xle scienze.it – 14/11/2014
[...] È il risultato di una sperimentazione effettuata da ricercatori di Medimmune, azienda con sede a Gaithersburg, in Maryland, che hanno messo a punto un anticorpo ibrido a partire da due anticorpi monoclonali, ossia anticorpi dotati della capacità di legarsi a un “bersaglio” altamente specifico che possono essere creati con tecniche di ingegneria genetica e prodotti in notevoli quantità. In particolare, il nuovo anticorpo è stato ottenuto a partire da due distinti anticorpi monoclonali diretti contro Pseudomonas aeruginosa e ha dimostrato di essere [...]
Antonio DiGiandomenico – primo firmatario dell’ articolo pubblicato su “Science Translational Medicine” in cui è illustrata la ricerca -[...]
http://www.lescienze.it/news/2014/11/14/news/antocorpi_bispecifici_batteri_resistenza_antibiotici-2375492/
le scienze.it – 13/11/2014
Via via che i paesi del mondo si sviluppano, aumentano urbanizzazione e reddito pro capite, si assiste anche a una trasformazione delle abitudini alimentari delle persone, che si spostano maggiormente verso cibi ricchi di zuccheri e grassi raffinati e prodotti come la carne di manzo, che richiedono uno sfruttamento intensivo dei terreni agricoli.
Questa correlazione, osservata più volte, potrebbe presto diventare insostenibile, sia per i danni alla salute della popolazione mondiale sia per l’eccessivo sfruttamento di risorse del territorio. Ma c’è una soluzione in grado di evitare entrambi questi fenomeni, ed è illustrata su “Nature” da David Tilman, dell’Università del Minnesota. L’ecologo statunitense, uno delle figure di spicco a livello globale nel campo della sostenibilità, propone di spostare il consumo alimentare su vegetali e pesce o adottare la dieta mediterranea su scala globale. Insieme con il suo collaboratore Michael Clark, Tilman ha analizzato in modo approfondito i costi ambientali e umani delle attuali abitudini alimentari nel mondo e le correlazioni tra dieta, salute e crescita della popolazione.
http://www.lescienze.it/news/2014/11/13/news/dieta_globale_sviluppo_sostenibile-2375071/
http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature13959.html
la stampa.it – tuttoscienze 12/11/2014, p. mariano
… Massimo Maffei dell’Università di Torino e pubblicata su «Frontiers of Plant Science». [...]
Maffei, con Angelo De Santis dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha dimostrato che, in concomitanza con le fasi di inversione dei poli magnetici, si sono verificati processi evolutivi specifici. Quello del campo è un fenomeno complesso: non è costante né uniforme nello spazio, ma con inversioni dei poli che si verificano periodicamente ogni 300 mila anni. Protegge la Terra dal vento solare – le particelle cariche provenienti dalla nostra stella – ma il suo ruolo a favore della vita non si esaurisce qui. Influenza, infatti, il mondo vegetale in due modi.
In primo luogo alterando il Dna: durante le inversioni di polarità tutte le forme di vita sono esposte a una più intensa radiazione cosmica, capaci di produrre mutazioni genetiche che sono la base per l’emergere e la selezione di nuove specie. In secondo luogo, le piante, più che gli animali, sembrano essere …
http://www.lastampa.it/2014/11/12/scienza/tuttoscienze/il-seme-magnetico-che-scaten-tutte-le-piante-7d4fLZnt8ng8Bw3z1mkrBM/pagina.html
Nov
la stampa.it – tuttoscienze, 11/11/2014
…Questo studio, condotto in Australia, risolve un mistero che durava decenni e spiega come questi tumori assicurano la propria sopravvivenza. Ma la scoperta, descritta su Cancer Cell, ha anche identificato un potenziale obiettivo di un farmaco per il trattamento dei tumori che sono noti per ospitare queste molecole, soprannominate neocromosomi. [...]
La ricerca, firmata da studiosi del Peter MacCallum Cancer Centre, del Walter ed Eliza Sala Institute of Medical Research e del Garvan Institute of Medical Research, ha mostrato la formazione di “bombe” cromosomiche spontanee e le catastrofiche “esplosioni” che portano ai neocromosomi. [...]
I ricercatori, guidati da David Thomas e Tony Papenfuss, hanno mappato i neocromosomi dei liposarcomi, usando poi modelli matematici per ricostruire la sequenza di eventi che hanno causato la loro formazione.
«Abbiamo dimostrato che il cromosoma 12 si frantuma e dai suoi resti si forma un anello di Dna in maniera casuale», spiega Papenfuss. Un anello che cresce fino a diventare il gigantesco “Dna Frankenstein”. …
http://www.lastampa.it/2014/11/11/scienza/risolto-il-mistero-del-dna-frankenstein-alleato-dei-tumori-APeHtRrR0yIhnYktTakwoJ/pagina.html
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1535610814004176
Università di Tor Vergata