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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XOct
la stampa.it – 29/10/2014 – blog claudio mazzini
[...] In realtà, il dibattito sulle biotecnologie agrarie non si dovrebbe limitare solo agli Ogm che sono solo una delle possibili tecnologie applicabili. Ad esempio con la Mas (Marker Assisted Selection). si pratica una selezione assistita dai marcatori, di modo che la varietà ottenuta non contenga geni estranei alla specie cui appartiene (come invece avviene per gli attuali Ogm), dal momento che l’inserimento dei caratteri avviene come può avvenire, anche in natura, solo tra individui della stessa specie o affini. Ciò conferisce a queste nuove varietà quelle garanzie di integrità ambientale che mancano agli Ogm rendendole più sicure per l’ambiente, più accettabili e quindi facilmente disponibili per l’utilizzo commerciale.
[...] esiste la reale possibilità di creare prodotti agroalimentari innovativi, in grado di rispondere alle esigenze ambientali e sociali valorizzando, al contempo, le produzioni di qualità e biologiche e il diritto di scelta dei consumatori. Ricordo che tutte le Regioni italiane hanno raggiunto una posizione comune di chiusura alle coltivazioni degli attuali Ogm, perché non solo non sono una soluzione per l’agricoltura italiana, ma rischierebbero di inquinare e compromettere per sempre un patrimonio di 4500 prodotti tipici nonché quel milione di ettari coltivati con prodotti biologici che fa dell’Italia uno dei principali produttori a livello mondiale di alimenti di qualità. Ma forse è proprio questo il vero obiettivo, portare l’agroindustria italiano all’omologazione. Omologazione che anche Expo che nel suo “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” rifiuta, escludendo gli OGM.http://www.lastampa.it/2014/10/29/blogs/consumi-sostenibili/ogm-la-scienza-e-la-religione-0yquWLHEZVNHagjBCsxLLL/pagina.html
Luca Colombo (agronomo): http://aiab.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2837:seminatrice-a-vita-di-ogm&catid=201:bioagricoltura-notizie-10-ottobre-2014&Itemid=163). [...]
Oct
la repubblica – 27/10/2014
Pubblicata sulla rivista Developmental Cell e frutto di quasi cinque anni di ricerche, la mappa delle regioni finora sconosciute del genoma è liberamente accessibile ai ricercatori di tutto il mondo e fornisce anche la chiave per studiare i meccanismi che fanno impazzire le cellule, scatenando i tumori. http://www.cell.com/developmental-cell/abstract/S1534-5807(14)00591-7
Finanziata dal Consiglio Europeo delle Ricerche (Erc), la nuova mappa riguarda il Dna di un organismo molto semplice come il lievito ed è stata ottenuta nell’università britannica di Cambridge dal gruppo coordinato dal genetista Rafael Carazo Salas. Microscopio con focale in 3D e analisi computerizzata delle immagini hanno permesso di osservare con un dettaglio senza precedenti i processi che modellano le cellule, dando loro la forma che le rende riconoscibili. Hanno anche permesso di vederne l’organizzazione interna, con i microtubuli che costituiscono l’impalcatura interna delle cellule, e sono riusciti a ricostruire le fasi principali del ciclo cellulare. [...] http://www.repubblica.it/scienze/2014/10/27/news/scoperti_ultimi_segreti_dna_262_geni_custodi_della_vita_osservati_in_3d_su_cellule_di_lievito-99128223/
Oct
27/10/2014- le scienze
Sono i dendriti, le ramificazioni minori dei neuroni, a determinare quale esperienza debba essere ricordata e quale no. È quanto emerge da una nuova ricerca sperimentale condotta da Daniel A. Dombeck e Mark E. J. Sheffield della Northwestern University a Evanston nell’Illinois, i cui risultati sono riportati sulla rivista “Nature”. http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/abs/nature13871.html
http://www.lescienze.it/news/2014/10/27/news/dendriti_neuroni_cellule_luogo_memoria-2348727/
Oct
le scienze- 24/10/2014
Una comunità di felci mantiene un ottimo equilibrio di maschi e femmine con un complesso sistema di comunicazione chimica che coinvolge l’ormone gibberellina: è questo è questo il risultato pubblicato sulla rivista “Science” da Junmu Tanaka e colleghi dell’Università di Nagoya, in Giappone. http://www.sciencemag.org/content/346/6208/469
[...] come fa la spora a “scegliere” il suo destino sessuale? Tutto dipende da un sistema di comunicazione mediato da segnali di tipo chimico chiamati anteridiogeni. In quest’ultimo studio, Tanaka e colleghi mostrano che nella felce rampicante giapponese Lygodium japonicum un ormone anteridiogeno denominato gibberellina svolge un compito ben più complesso della sola segnalazione chimica, promuovendo lo sviluppo degli organi maschili. http://www.lescienze.it/news/2014/10/24/news/felci_segnalazione_interindividuale_determinazione_sesso-2347657/
Università di Tor Vergata