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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XSep
la stampa, 29/9/2014
Il beta-glucano idrosolubile serve a “riparare” il cuore
L’orzo, uno dei cereali più usati nella dieta mediterranea, è una ricca sorgente naturale di una sostanza, il beta-glucano idrosolubile, che stimola la formazione di nuovi vasi sanguigni, in presenza di uno stress ossidativo, e può dunque aiutare le persone infartuate a “riparare” il cuore.
È questo, in sintesi, il risultato di uno studio appena pubblicato sul Journal of cellular and molecular medicine e presentato al più recente congresso della Società europea di cardiologia, che si è tenuto in Spagna nei giorni scorsi. A queste evidenze, confermate a livello sperimentale, è arrivato lo studio condotto al Laboratorio di Scienze mediche dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, coordinato da Vincenzo Lionetti e sviluppato in collaborazione con il pastificio Attilio Mastromauro “Granoro” di Corato (Bari). L’azienda ha contribuito allo studio anche attraverso la produzione di una speciale pasta arricchita da beta glucano d’orzo, che si sta confermando un alimento dalle promettenti caratteristiche nutraceutiche. La ricerca ha dimostrato che il trattamento delle cellule endoteliali cardiache con beta-glucano d’orzo aumenta i livelli di un enzima essenziale, la “Manganese superossido dismutasi” (MnSod), già noto per aumentare le difese antiossidanti e l’abilità rivascolarizzante (riparatrice) delle cellule progenitrici endoteliali. L’incremento dell’enzima aumenta la produzione endoteliale di ossido nitrico, noto vasodilatatore e potenzia la capacità di rigenerare i vasi sanguiferi. http://www.lastampa.it/2014/09/29/scienza/dallorzo-una-sostanza-che-aiuta-i-vasi-sanguigni-a-rigenerarsi-txUqtr9UeWvA7QvbMOtq2M/pagina.html
Sep
L’Orto Botanico in collaborazione con la SSD Amoroma e Scienze motorie hanno pensato e realizzato un progetto unico ed innovativo nella capitale: Garden Golf University
L’inaugurazione è prevista per Lunedì 29 Settembre alle ore 18:30 Presso l’Orto Botanico, Nuovo Ingresso Viale Guido Carli 3
Finalità e filosofia del progetto
Il progetto dell’Orto Botanico insieme alla ssd Amoroma e Scienze Motorie rappresenta un particolare e positivo esempio di interazione culturale e scientifica all’interno di due diversi settori disciplinari dell’Università “Tor Vergata” di Roma.
L’intento è quello di realizzare un’area di frequentazione per persone di tutte le età, dove coniugare le attività sportive all’aperto con la realtà dell’Orto botanico e della sua offerta didattico-culturale.
Questo nuovo concetto di Orto Botanico intende combinare differenti aspetti come la didattica, la ricerca in diversi campi di applicazione, l’innovazione e lo sviluppo industriale.
Il progetto in altre parole ben si integra con la politica dell’Orto Botanico utilizzando l’ambiente come strumento aggregativo, sfruttando le incredibili potenzialità del vivere in habitat naturale, cercando di rendere consapevole la gente e soprattutto i giovani dei benefici di un sano stile di vita.
Dal punto di vista delle attività fisiche l’offerta prevede due aspetti:
• Un campo pratica di golf che è per eccellenza uno sport all’aria aperta,
Le particolarità del terreno di gioco, rappresenta un aspetto fondamentale per la prestazione tecnica. Pertanto gli studi applicati alle scienze naturali, alla botanica applicata, alle caratteristiche delle diverse tipologie di specie utilizzabili per la formazione di un manto erboso a basso impatto, ai processi di crescita delle erbe, alla modalità e al tipo di irrigazione etc., possono di conseguenza contribuire ad una migliore selezione dell’ambiente da destinare alla pratica del golf in particolare, e per tutti gli altri sport che si svolgono su superfici naturali e non su pavimenti sintetici.
• Palestra all’aperto per il wellness e per il fitness in ambiente naturale.
Saranno utilizzati percorsi di “lavoro fisico” definiti e studiati mediante valutazione della spesa energetica (calorie, liquidi, grasso etc.) a seconda delle caratteristiche dei soggetti (età, esperienza, limitazioni funzionali etc.), della tipologia di esercizio (cammino, corsa..) e dei parametri di carico (intensità, durata etc.).
Il campo di pratica Golf è strutturato con dieci postazioni di tiro e da due ambienti, posti in contiguità ad esse con funzioni di :
1. Laboratorio scientifico dedicato allo studio della performance dell’atleta
2. Segreteria e punto di accoglienza dell’Orto Botanico, etc.
Il progetto relativo a programmi per l’avviamento, il perfezionamento ed la diffusione della pratica del golf prevede una collaborazione con le Scienze Motorie che interagirà per la strutturazione del laboratorio mediante apposito know how scientifico e le proprie risorse tecnologiche nel campo della valutazione funzionale e della ricerca applicata.
L’accesso alla pratica di golf sarà ovviamente aperto alla comunità universitaria, docenti, studenti, personale tecnico ed amministrativo, ed a tutti i soggetti residenti nel territorio e non, che vorranno utilizzare le strutture dell’Università. Si intende perciò creare uno spazio rivitalizzante presente in molti campus universitari europei e di altre nazioni.
Il progetto prevede di diventare nel breve-medio periodo un polo scientifico di livello internazionale dedicato allo studio della pratica del golf, sia in ambito sportivo che paesaggistico-botanico. Per questo gli ambiti disciplinari che si riverseranno nel mondo del golf comprenderanno le scienze fisiche come la biomeccanica, la cinematica, le scienze biomediche come la fisiologia, l’endocrinologia, la traumatologia, la fisiatria, la nutrizione, le scienze motorie come la valutazione funzionale, la metodologia dell’allenamento, l’analisi posturale statico-dinamica, l’analisi tecnica, le scienze biologiche come la botanica e l’ecologia etc.,
Progetti integrati
Si articoleranno corsi curriculari ed opzionali ai vari livelli accademici per i nostri studenti, ma anche per i docenti delle varie Facoltà.
Le materie, faranno prevalentemente riferimento alle metodologie di allenamento caratteristiche degli sport dove l’attenzione, la coordinazione segmentaria, la precisione, le forze di accelerazione, il timing e le strategie di gara rappresentano fattori basilari per la prestazione
Sono previsti altresì incontri e seminari su argomenti riguardanti specificamente l’Orto Botanico, le colture in esso presenti, e soprattutto nel mettere a disposizione una organizzazione scientifica esperta basata su modelli divulgativi che tengano conto della teoria e della pratica dello sport.
le scienze.it, 23/9/2014
L’impronta digitale del modo unico in cui ciascuno di noi percepisce il mondo e se ne costruisce una rappresentazione mentale è rilevabile attraverso l’elaborazione dei dati ottenuti con la risonanza magnetica funzionale (fMRI). Questa impronta si manifesta negli schemi di attivazione della corteccia temporale inferiore, che ha un ruolo cruciale nell’identificazione degli oggetti osservati. La scoperta, opera di un gruppo di ricercatori della Medical Research Council Cognition and Brain Sciences Unit di Cambridge, è descritta sui “Proceedings of the National Academy of Sciences”. [...] http://www.pnas.org/content/early/2014/09/19/1402594111
http://www.lescienze.it/news/2014/09/23/news/rappresentazione_unica_del_mondo_rilevata_fmri_corteccia_temporale_inferiore-2301294/
le scienze.it, 23/9/2014
È un enzima il responsabile dello stato di irritabilità, difficoltà di apprendimento e labilità della memoria che colpisce chi è sottoposto a uno stress cronico. A identificarlo è stato un gruppo di ricercatori dell’Istituto di neuroscienze dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna (EPFL), in Svizzera, che ne hanno studiato l’intensa attività nell’ippocampo, la struttura cerebrale coinvolta nella formazione delle tracce di memoria.
Lo stress cronico provoca un massiccio rilascio a livello cerebrale di glutammato, un amminoacido precursore dell’acido gamma-amminobutirrico (GABA) che agisce come neuromediatore eccitatorio, ossia di stimolo all’attività dei neuroni. Ian Charest e colleghi – che firmano un articolo su “Nature Communications” – hanno scoperto che i recettori NMDA del glutammato, una volta raggiunti dalla sostanza, attivano un enzima chiamato MMP-9. Questo enzima agisce come una forbice che taglia una particolare tipo di proteine, in particolare la nectina-3. [...] http://www.nature.com/ncomms/2014/140918/ncomms5995/full/ncomms5995.html
http://www.lescienze.it/news/2014/09/23/news/enzima_stress_cronico_poca_memoria_irrtabilit-2300300/
Università di Tor Vergata